Un business intelligente che può salvare l’ambiente. Sono più di settantuno mila le  tonnellate di e-waste trattate. Tradotto: il risparmio ambientale supera le 856mila tonnellate di CO2. Per non parlare dell’importanza, in merito allaproduzione industriale, con il reinserimento di oltre 62.300 tonnellate di materie prime riciclate che hanno portato in dote un taglio energetico da 270mila Giga Joule.

Sono solo alcuni dei numeri più importanti diffusi negli ultimi giorni da Ecodom, una delle quattro aziende che in Italia gestiscono complessivamente l’80% di tutti i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che abbiamo in casa.

Ai primi posti di questa singolare classifica,  lavastoviglie, scalda-acqua, forni e cappe  con 34.594 tonnellate. Distanti, ma non troppo, troviamo frigoriferi, congelatori e condizionatori mentre in ultima battuta si riciclano anche semplici elettrodomestici, elettronica di consumo e computer.

Tra i materiali riciclati si piazza il ferro in prima posizione, mentre la piazza d’argento spetta alla plastica che precede alluminio  e rame.

Sta nascendo, in Italia, una vera e propria economia del riciclo: una produzione che agevola una più efficace simbiosi industriale, un sistema in cui le materie prime scartate come rifiuti possano essere riutilizzate, come risorse, da altre industrie.

Il sentiero è stato tracciato ma la strada è ancora lunga e si dovrà avere il coraggio di percorrerla se si continuerà a coltivare il desiderio di costruire una economia a bassa intensità di carbonio, attenta alla riduzione dell’emissione di gas che mutano il clima e sensibile al tema dell’inquinamento.. Senza obbligo di acquistare alcunché. Sopra i 25 centimetri è invece obbligatorio comprare un apparecchio nuovo.