Prendi il talento di Ozark Henry (quello di “I’m Your Sacrifice”) e mischialo al groove di uno dei dj italiani più amati in Europa, Francesco Rossi. Quello che ne vien fuori è un piccolo grande inno ecologista in cui si fondono, senza confini chiari, pop e dance. Quello che ne vien fuori è il bellissimo singolo “Goodspeed You”. Ce lo racconta lo stesso dj, tra aneddoti e speranze per il futuro.
L’incontro con Ozark Henry come è avvenuto?
Siamo entrati in contatto grazie al remix di “I’m Your Sacrifice” che ho realizzato nel settembre dell’anno scorso. Successivamente abbiamo deciso di collaborare e ci siamo trovati in studio.
Quale è stato l’apporto artistico di Ozark? Si è fatto sentire nella fase dell’arrangiamento?
La produzione e l’arrangiamento sono state portate avanti a quattro mani con Ozark con cui ho condiviso la visione artistica nella realizzazione di “Godspeed You”. In perfetta sintonia.
Goodspeed vuol dire “buon viaggio”. Dove dobbiamo andare?
“Godspeed You” è un messaggio positivo. Un augurio di buon viaggio per tutti noi e per le generazioni future. Il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo è alla base del nostro viaggio su questo pianeta meraviglioso. È là che dovremmo arrivare.
Sei stato il dj italiano più suonato dalla BBC su Radio 1. Quindi all’estero funziona il Made in Italy?
Assolutamente sì. L’Italia è piena di talento e molto spesso questo viene riconosciuto di più all’estero.
“Anche noi siamo natura”. È questo il concept di tutto il brano?
“Anche noi siamo natura” e quello che è più grande di noi è nelle nostre mani. Questo è il concept di tutto il brano.
Come hai iniziato a fare il dj?
Grazie ad un’importante collezione di vinili che avevamo a casa e che mi ha appassionato fin da bambino. All’età di 14 anni mi sono fatto regalare due giradischi e ho iniziato con le prime miscelazioni di vinili.
Cosa consiglieresti ad un ragazzo che vuole cimentarsi ora?
Di lavorare e impegnarsi al massimo. Saper mixare non è sufficiente. Studiare musica imparando a suonare uno strumento è fondamentale. Farsi una cultura musicale ascoltando i grandi artisti del passato è il background giusto.
Che progetti hai per i prossimi mesi?
Il live tour che ci porterà in giro per l’Europa e non solo. Godspeed You!!!