Il calcio non è violenza. O meglio, non è soltanto violenza. Certo, parlare degli aspetti malati dello sport più popolare d’Europa tira, fa salire gli ascolti, aumenta i click e l’audience. Ma attorno al mondo del calcio, accadono anche cose magnifiche. Come questa, che arriva dalla Scozia. L’amore e il sostegno del piccolo Jay, undicenne tifoso del Celtic affetto dalla sindrome di Down, è stato premiato dalla sua squadra del cuore nel giorno della festa per la vittoria del campionato, al Celtic Park di Glasgow.
L’allenatore del club, Neil Lennon, ha regalato al bambino una medaglia. E qualche istante dopo è arrivato Giorgos Samaras, capitano e idolo della tifoseria, per rendere a Jay l’onore più grande: un giro di campo tra le sue braccia. Sugli spalti l’emozione dei 60mila spettatori è stata enorme: dopo sei anni e mezzo con la maglia del Celtic, Samaras lascerà la formazione scozzese. Si è congedato con un gesto da grande. Uomo, prima che calciatore.