La Lazio è là. La Lazio, le Lazio. Quelle che sono rimaste nel cuore di un popolo che nell’ultracentenaria storia del club capitolino ne ha viste di cotte e di crude. Senza mai mollare.
Un popolo che questa sera, per celebrare il quarantennale dal primo scudetto, datato 12 maggio 1974, si è dato appuntamento per questa sera allo Stadio Olimpico.
Stadio Olimpico che sarà gremito in ogni ordine di posto, che sarà colorato di bianco e di celeste, che accoglierà nuovamente tutti quei volti dei calciatori che hanno scritto pagine esaltanti di una storia che nessuno potrà mai dimenticare.
Da Pino Wilson a Giancarlo Oddi, dai figli di Chinaglia e Re Cecconi, a Roberto Mancini e Juan Sebastian Veron. Passando per gli eroi del meno 9, per il Re, Giuseppe Signori, 127 volte a segno con la maglia della Lazio, senza dimenticare Il Capitano, Alessandro Nesta, che finalmente avrà modo di tornare a casa, anche se solo per una sera, e di riconciliarsi con lo stadio che lo ha visto nascere, crescere, affermarsi come uno dei più forti difensori di sempre.
Sarà una serata speciale, quella di oggi. Una serata in cui il popolo biancoceleste dimostrerà al mondo quanto si possa essere attaccati ad una squadra di calcio.
Una serata in cui l’Olimpico registrerà il record annuale di presenze, una serata in cui anche l’attuale azionista di maggioranza della Lazio, Claudio Lotito, avrà modo, per l’ennesima volta, quanto il suo modo di agire pacchiano, arrogante e indisponente sia ben lontano dal rappresentare lo stile di una tifoseria inimitabile.
Di Padre in Figlio. Un’occasione per rivedersi. Per chiudere gli occhi e sognare. Almeno per qualche ora. In attesa che il destino ridia ai laziali ciò che gli è stato tolto. il 19 luglio di ormai dieci anni fa.