Il costo dell’energia elettrica non è sempre lo stesso, ma varia a seconda del momento della giornata e del giorno della settimana. Nelle ore serali e notturne, infatti, costa meno, così come durante il weekend e nei giorni festivi. Questo perché di notte e nei festivi, molte industrie e attività economiche sono chiuse. Di giorno, invece, quando gli uffici, i negozi e le industrie sono in piena attività, consumano molto; così l’energia nelle abitazioni private arriva da impianti meno efficienti, con più alte emissioni e quindi più costosi.
Per risparmiare occorre azionare gli elettrodomestici a più alto consumo, come lavatrici, forni e lavastoviglie, nelle fasce orarie più convenienti. L’Autorità, per aiutare i consumatori, ha introdotto un meccanismo di prezzi biorari molto semplice: l’energia costa meno dalle 19:00 alle 8:00 durante i giorni della settimana (fascia 2 – F2) e durante tutto il weekend e i festivi (F3). Il prezzo dell’energia è invece più alto dalle 8:00 alle 19:00, da lunedì al venerdì (F1).
Ogni tre mesi l’Autorità pubblica una delibera che stabilisce il prezzo mensile dell’energia praticato alle famiglie in servizio di maggior tutela. I prezzi per le fasce F2 e F3 (indicate in bolletta come F23) sono uguali.
I clienti che invece hanno scelto il mercato libero sono sottoposti a condizioni indicate nel contratto sottoscritto con l’operatore. Anche per loro è possibile scegliere una tariffa bioraria, oppure una monoraria (cioè unica per tutta la giornata) o ancora una tariffa multioraria (che preveda più di due fasce di prezzo).
Molti operatori offrono, poi, contratti con somme forfettarie mensili, con un tetto di consumi. Se questi consumi vengono sforati, per la parte eccedente viene applicata una tariffa specifica.