Volere volare. È questa l’ultima frontiera che cercano di valicare i colossi Google e Facebook, con l’intenzione di concretizzare la loro ambizione attraverso l’utilizzo di droni a energia solare. Nello spazio di pochi giorni il gigante di Mountain View e il social network di Zuckerberg hanno concluso due accordi per l’acquisizione di aziende specializzate nella produzione di aerei senza pilota con capacità di volo ad alta quota ed autonomia illimitata, data dall’alimentazione a pannelli fotovoltaici.
Il 14 aprile è stata la volta di Google che, bruciando sul tempo proprio Facebook, ha annunciato l’acquisizione di Titan Aerospace, una start up di Moriarty nel New Mexico che vanta una ventina di dipendenti e che incasserà una cifra non dichiarata per aggiudicarsi la produzione di aerei senza pilota, simili a grandi alianti e in grado di ospitare apparecchiature radio e collegamenti terrestri e satellitari.
Lo scopo di Google è quello di portare la connettività a Internet in ogni parte del mondo. Un progetto ambizioso e un po’ folle ribattezzato Project Loon, e basato, almeno inizialmente, sull’uso di palloni aerostatici piuttosto che di droni.
Sulle orme di Google si è mosso anche Facebook che per circa 20 milioni di dollari si è accaparrato Ascenta, un’azienda inglese anche questa impegnata nella realizzazione di aerei ipertecnologici e senza umani a bordo.
La drone mania non si ferma a Google e Facebook anche perché lo stesso Jeff Bezos, patron di Amazon, ha recentemente affermato di volerli usare anche per le consegne dei pacchi. Insomma, le notizie migliori pioveranno giù dal cielo.