Quelli che seguono più distrattamente la vicenda legata alla contestazione di cui l’azionista di maggioranza della Lazio, Claudio Lotito, è oggetto da tempo, se lo chiedono senza troppi giri di parole: “Ma chi glielo fa fare a restare così attaccato alla società? Perché rimanere presidente a dispetto dei santi? Non sarebbe, forse, più opportuno anche per lui trovare un acquirente e fare un passo indietro?”

I maligni azzardano una risposta: “Lotito con la Lazio chissà quanto ci guadagna…”. Sarà vero? Il diretto interessato, più volte, ha detto di no. Addirittura, ha spiegato che legarlo al club biancoceleste c’è soltanto una questione di cuore e che lascerà la società a suo figlio. Anzi, dice lui, per salvare la più antica società romana dalla bancarotta ha speso un patrimonio. Una cifra che, a seconda dell’intervista, oscilla tra i 125 ed i 150 milioni di euro.

Eppure, qualcuno lo sussurra, altri lo gridano, nel bilancio della Lazio pare  ci sia qualcosa che non torna. Basta prendere la relazione consolidata semestrale al 31 dicembre 2013, come si legge dal sito sslaziofans.it,  per capire tanti atteggiamenti  e per  formulare altrettante risposte  alla domanda iniziale di questo nostro viaggio.

Nel bilancio del club capitolino le voci interessanti sono numerose, ma quella che balza maggiormente agli occhi occupa pagina 40 e 41 e copre la voce “RAPPORTI CON LE PARTI CORRELATE”.

In queste poche righe, viene raccontato ogni rapporto economico esistente tra la Lazio e altre 7 aziende, che ovviamente fanno tutte capo ad una persona: Claudio Lotito.

Rapporto economico che viene svelato con relativa cifra versata dalla società tra  il 1 luglio e 31 dicembre del 2013. Roma Union Security, Gasoltermica Laurentina, Omnia Service, Linda, Snam Sud, Bona Dea e U.S. Salernitana.

E la somma degli euro garantiti a queste aziende solo negli ultimi sei mesi, ammonta a 5,75 milioni. Poco meno di sei milioni in mezzo anno, in cambio di servizi, per carità, che però sembrano avere un costo davvero esorbitante, che viaggia alla media di quasi 1 milione di euro al mese.

Insomma, non sarà che dietro a questo sbandierato amore di Lotito per la Lazio, ci sia il fatto che il patron della Salernitana si è trovato tra le mani, ormai dieci anni fa, una vera e propria gallina dalle uova d’oro?

Una società che tra diritti televisivi e altro incassa circa cento milioni di euro l’anno, gestita come una piccola azienda a conduzione familiare, che però ha oltre un milione di tifosi e centoquattordici anni di storia?

I supporters del più antico club capitolino meriterebbero una risposta. Non da Lotito, che giustamente continua a ripetere come un mantra la propria versione dei fatti, ma da quella politica che gli ha consentito di prendere la Lazio e che ora dovrebbe ricordarsi che il calcio ha una funzione anche e soprattutto di carattere sociale. E che un club non è di nessuno, in realtà. Se non dell’amore dei tifosi che lo vivono.

Roberto Arduini