29 Apr, 2025 - 09:00

Quanti italiani hanno vinto gli Internazionali di tennis di Roma?

Quanti italiani hanno vinto gli Internazionali di tennis di Roma?

È pronta ad iniziare l’edizione numero 108 degli Internazionali di tennis di Roma. Da quasi mezzo secolo, esattamente 49 anni, un italiano non alza al cielo il trofeo al Foro Italico, l’ultimo fu Adriano Panatta nel 1976. Potrebbe essere quest’anno l’occasione giusta, con Jannik Sinner numero uno al mondo e al rientro dopo tre mesi di squalifica? Andiamo a scoprire tutti gli italiani che hanno vinto gli Internazionali di tennis di Roma.

Chi sono tutti gli italiani che hanno vinto gli Internazionali di tennis d’Italia?

La prima vittoria di un italiano agli Internazionali di tennis di Roma è quella di Emanuele Sertorio nel 1933, l’anno successivo, nel 1934, a trionfare fu Giovanni Palmieri. Un nuovo trionfo italiano arrivò con Fausto Gardini nel 1955 e Nicola Pietrangeli, prima nel 1957 e poi nel 1961. L’ultimo fu Adriano Panatta nel 1976.

Oltre a questi sono arrivati i successi anche nel doppio con Alberto Del Bono e Giorgio De Stefani nel 1931 e 1932. Nel femminile invece Lucia Valerio nel 1931, Annalisa Ullstein Bossi nel 1950 e Raffaella Raggi nel 1985. Nel tabellone femminile, quest’anno, proverà ad arrivare quanto più lontano possibile Jasmine Paolini che un anno fa ha vinto il titolo nel doppio con Sara Errani. 

Internazionali d’Italia 2025, Sinner può vincere il torneo? 

I tennisti italiani che faranno parte degli Internazionali di tennis a Roma nel 2025 saranno molti. Alcuni hanno già confermato la loro partecipazione a partire dai primi turni, altri invece dovranno affrontare le qualificazioni. Tra i più attesi sicuramente Jannik Sinner. Per l’altoatesino si tratta della sua prima partecipazione, dopo aver saltato l’edizione dello scorso anno per infortunio. Le attese su Sinner inoltre saranno tante perché sarà il primo torneo ufficiale a cui potrà partecipare dopo la squalifica di tre mesi per il caso Clostebol. Nonostante l’assenza dai campi in questi mesi, Sinner ha tenuto la prima posizione del Ranking ATP.

Il pubblico riserverà un’accoglienza da star per il numero uno al mondo provando a spingerlo verso la vittoria del torneo. Ma Sinner può veramente vincere gli Internazionali d’Italia? Prima della squalifica, l’azzurro era in una forma fisica smagliante, aveva iniziato la stagione con la vittoria agli Australian Open, bissando il successo dello scorso anno. Sinner preferisce altre superfici, 12 degli ultimi 13 successi sono arrivati sul cemento, e ora dovrà dimostrare di essere di livello anche sulla terra rossa.

L’obiettivo è rivedere un italiano vincere gli Internazionali d’Italia dopo 49 anni. Il 23enne di San Candido sarà in gara, così come Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Flavio Cobolli, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Luciano Darderi, Mattia Bellucci, Luca Nardi, Francesco Passaro, Fabio Fognini e Federico Cinà. Nel tabellone femminile, l’attenzione è su Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti, cui si aggiungeranno diverse wild card. Tra queste: Nuria Brancaccio, Elisabetta Cocciaretto, Sara Errani, Giorgia Pedone, Lucrezia Stefanini e due atlete provenienti dalle pre-qualificazioni.

Come sta Sinner dopo tre mesi lontano dai campi?

Solo a inizio aprile Jannik Sinner ha potuto riprendere la racchetta in mano e allenarsi, nelle scorse settimane è sceso in campo con l’amico, anche lui tennista, Jack Draper e constatare la sua condizione fisica, ne ha parlato nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sport nei giorni scorsi:

“Sarà molto importante bilanciare l’attenzione che riceverò e soprattutto il modo in cui reagirò alle cose esterne. Mi piace giocare in Italia, l’ho fatto vedere a Torino che è un posto dove mi sento al sicuro. Il pubblico è un’arma in più perché il tifo italiano è molto importante, si sente in campo soprattutto quando giochi contro un altro italiano: è una carta sicuramente da usare. Se sarà un problema o un privilegio lo scopriremo tra un mesetto. C’è ancora un po’ di tempo e in questo tempo cercherò di prepararmi al meglio.”

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