No comment della Sala stampa vaticana sulla presenza del cardinale e arcivescovo emerito di Lima, Juan Luis Cipriani Thorne ai lavori del Conclave, che il 7 maggio si riunirà per scegliere il nuovo Papa.
La presenza dell’ecclesiastico peruviano a Roma si sta trasformando in un nuovo caso per la Santa Sede. Hanno fatto molto discutere, ad esempio, le immagini del porporato in visita alla tomba di Papa Francesco con indosso gli abiti cardinalizi, che Bergoglio gli aveva ‘proibito’ di indossare in seguito alle sanzioni comminategli lo scorso gennaio per una controversa vicenda di abusi risalente ai primi anni ottanta.
La visita di Cipriani a Santa Maria Maggiore con l’abito rosso cardinalizio non è passata inosservata, dando il là agli interrogativi circa la sua partecipazione ai lavori del pre-Conclave.
Ma chi è il potentissimo cardinale Juan Luis Cipriani Thorne e perché la sua presenza a Roma è diventata un caso?
Juan Luis Cipriani Thorne, 81 anni, è un cardinale peruviano, nominato nel 2019 arcivescovo emerito di Lima da Papa Francesco.
Quarto di undici fratelli, discendente da una delle più importanti e note famiglie di Lima. Il padre e il fratello sono stati famosi medici e accademici. Tra i suoi antenati figurano banchieri e politici influenti. Nel 1999 viene nominato arcivescovo di Lima, primate del Perù, nel 2001 Papa Giovanni Paolo II, lo nomina cardinale. È l’unico membro dell’Opus Dei ha partecipare a due conclavi, quello del 2005 e quello del 2013.
Prima di cadere in disgrazia per una controversa, e a tratti ancora poco chiara, vicenda di abusi, l’arcivescovo emerito di Lima, Juan Luis Cipriani Thorne, era stato anche tra i papabili ai tempi del Conclave, che poi avrebbe portato all’elezione di Papa Ratzinger.
Nel gennaio del 2025, Papa Francesco ha confermato nei suoi confronti un precetto penale per la vicenda relativa a presunti abusi compiuti su un giovane nei primi anni ’80.
Il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, aveva confermato che al porporato era stato imposto un precetto penale riguardante attività pubblica, luogo di residenza, uso delle insegne.
Il porporato in una nota ribadiva la sua “completa innocenza” e indicava come “false” tutte le accuse.
Al cardinale è stato imposto un precetto penale con alcune misure disciplinari relative alla sua attività pubblica, al luogo di residenza e all’uso delle insegne, Tra le sanzioni imposte al porporato, anche, il divieto di “portare abiti e insegne cardinalizie”, ieri, tuttavia, il cardinale si è recato presso la Basilica di Maria Maggiore, dove si trova la tomba di Papa Francesco, con indosso l’abito rosso cardinalizio.
“Non diamo informazioni sui singoli cardinali”, era stata la replica della sala stampa vaticana in risposta alla richiesta di un commento.
La sala stampa vaticana non commenta neanche la possibile presenza dell’arcivescovo emerito di Lima nelle congregazioni. Le congregazioni generali, sono delle assemblee composte da tutti i porporati in cui vengono prese le decisioni procedurali sul Conclave e vengono storicamente stretti rapporti che potrebbero influire sulla scelta del nuovo pontefice.
La Santa Sede non ha confermato né smentito la sua presenza, alimentando speculazioni e imbarazzo.
Ha detto il direttore della Sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni rispondendo a chi gli chiedeva conferma o meno sulla presenza nelle Congregazioni di Cipriani Thorne.
In questo caso occorre riferirsi alla Costituzione apostolica Universi dominici gregis, ha aggiunto Bruni. "E' abbastanza chiara su questo punto e può essere di orientamento".
Il cardinale non potrebbe comunque partecipare al Conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco, per sopraggiunti limiti di età, avendo già compiuto 81 anni. Il limite di età per i cardinali elettori è di 80 anni.