28 Apr, 2025 - 17:58

Rottamazione IMU e TARI 2025: cosa fare e chi contattare, AdeR o Comune?

Rottamazione IMU e TARI 2025: cosa fare e chi contattare, AdeR o Comune?

Le "spiagge" della rottamazione sono sempre fonte di confusione, soprattutto quando si tratta di IMU, TARI e altri tributi locali. Nel 2025, le novità sulla riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono molte, a partire dalla riammissione dei decatuti con domanda ancora attiva, il cui termine è fissato al 30 aprile 2025.

Inoltre, c’è la possibile introduzione della Rottamazione quinquies. In pochi mesi, si possono “salvare” i contribuenti che versano esclusivamente l’importo dovuto (ma attenzione, non a costo zero se rateizzato al 2%). 

Ma qui nasce il dilemma per chi ha debiti IMU e TARI senza cartella esattoriale. In sostanza, la strada della sanatoria per chi ha debiti legati all’Imposta Municipale Propria (IMU) o alla Tassa sui Rifiuti cambia volto.

 L’estensione della rottamazione a tutela dei contribuenti assume una nuova dimensione. E se il Comune punta a rafforzare le entrate per evitare che la riscossione diventi tardiva e inefficace, la domanda è: verranno applicate le stesse regole della definizione agevolata dell’AdeR?

Rottamazione IMU e TARI 2025: quali passaggi seguire per risparmiare e chi contattare

Tra le novità previste, c'è la possibile introduzione di una maxi sanatoria delle cartelle esattoriali, che dovrebbe offrire una maggiore flessibilità nei pagamenti per i contribuenti, con la possibilità di rateizzare fino a 10 anni.

Il tutto, però, con una condizione: la decadenza dell'agevolazione se non vengono pagate sei rate. 

In sostanza, si tratterebbe di una sanatoria per i debiti fino al 2023, ma anche di un'opportunità per superare le difficoltà nell'incasso da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, che incontrano sempre più ostacoli a causa delle difficoltà economiche delle famiglie.

Per questo motivo, alcuni Comuni hanno adottato piani di riscossione simili alla definizione agevolata, offrendo ai contribuenti la possibilità di rottamare i debiti IMU, TARI, multe e altre pendenze tributarie locali.

Si tratta, in sostanza, di un livello ulteriore di rottamazione dei debiti, dove la gestione non è più affidata all'Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma ai Comuni stessi. Alcuni di questi si allineano con le modalità previste dall’AdeR per il recupero dei crediti, ma in modo autonomo, con una diversa svalutazione dei crediti.

Chi devo contattare per la rottamazione IMU e TARI 2025?

Come già accennato, la risposta dipende dall'ente che gestisce il credito. Ecco i principali riferimenti:

  • Agenzia delle Entrate – Riscossione: Si occupa della gestione dei crediti affidati da vari enti, tra cui Comuni, INPS, ecc. Se il debito rientra nella riammissione alla Rottamazione quater e il credito è già stato incluso nella definizione agevolata, puoi presentare la domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025, oppure attendere l'introduzione della Rottamazione quinquies.
  • Comune: Se il credito è gestito dal Comune, che ha dato mandato a una società esterna per la riscossione, la questione diventa un po' più complessa, ma comunque gestibile. In questo caso, dovrai verificare se l'Amministrazione comunale ha attivato una procedura di rottamazione dei crediti. Le modalità di adesione e le istruzioni specifiche dovranno essere richieste direttamente al Comune.

Posso accedere alla rottamazione se non ho rispettato le scadenze della sanatoria precedente?

Sì, se sei decaduto dalla Rottamazione quater a causa di mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate entro il 31 dicembre 2023, puoi comunque presentare una domanda di riammissione alla definizione agevolata. La richiesta di riammissione dovrà essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, entro e non oltre il 30 aprile 2025.

In caso di riammissione alla Rottamazione quater, avrai la possibilità di scegliere se pagare l’importo dovuto in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure rateizzarlo in dieci rate, con l’applicazione di un interesse del 2% annuo. L’esito della risposta arriverà entro il 30 giugno 2025.

Cosa devo fare se il mio Comune non ha aderito alla rottamazione fiscale?

Purtroppo, non sempre è possibile rottamare i propri debiti, e le difficoltà aumentano quando si tratta di tributi locali come IMU, TARI e simili. Se il Comune non ha approvato una procedura di rottamazione dei crediti, non sarà possibile presentare la domanda per il pagamento agevolato delle proprie pendenze.

Tuttavia, c’è sempre la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso: questo ti permette di regolarizzare spontaneamente eventuali omissioni o versamenti tardivi, pagando l’imposta dovuta e le sanzioni ridotte.

LEGGI ANCHE