Una volta si parlava di "scostamenti reddituali" da giustificare, ma oggi il controllo dell’Agenzia delle Entrate si fa sempre più rigoroso. L'Evasometro 2025 si configura come uno strumento di monitoraggio particolarmente potente, che applica in modo sistematico la disgregazione degli illeciti.
Lo strumento permette al Fisco di individuare facilmente le incongruenze tra i redditi dichiarati e le spese sostenute dai contribuenti, lasciando poco spazio per l'evasione fiscale. Il rischio di essere individuati come evasori è, dunque, in forte aumento. Ma come devono comportarsi i contribuenti per evitare sanzioni? Chi rischia di più?
Il Fisco sa bene che alcune entrate possono derivare da altre fonti di guadagno. Con il fiato sempre più corto, l'Agenzia delle Entrate individua le discrepanze tra il reddito percepito, quello dichiarato e le spese sostenute, incrociando i flussi dei movimenti bancari e postali, i titoli finanziari e molto altro ancora.
Non esiste un elenco preciso di spese che possano far scattare il controllo da parte del Fisco, ma la regola generale è che alcune spese devono essere giustificate con adeguata documentazione fiscale. Un semplice "mi è stato regalato" – anche in occasione di matrimoni o altri eventi – potrebbe non essere sufficiente a giustificare determinati acquisti.
Sebbene l’evasometro sia stato introdotto nel 2025, da tempo l'Agenzia delle Entrate analizza le discrepanze tra il reddito percepito e quello dichiarato per individuare anomalie indicative di evasione fiscale che attivano gli accertamenti.
La differenza, oggi, è che il vecchio redditometro è stato sostituito da un sistema più rapido di incrocio dei dati tra conti correnti (rapporti finanziari), reddito, beni immobili e spese. A questo si aggiunge lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari tra le autorità fiscali di diverse nazioni, grazie al Common Reporting Standard (CRS), che è diventato una risorsa cruciale nella lotta contro l’evasione fiscale internazionale.
In questo contesto, il Fisco ha accesso diretto ai dati relativi ai conti correnti bancari e postali e analizza le spese, confrontandole con il reddito dichiarato. L’evasometro registra le anomalie relative a diverse categorie, tra cui:
L'Evasometro è uno strumento che analizza una vasta gamma di dati per individuare i possibili evasori fiscali. Il controllo si basa su numerose informazioni, utilizzate per tracciare eventuali discrepanze e movimenti sospetti. Oltre a formulare ipotesi su illeciti, il contribuente viene chiamato a giustificare i movimenti con prove certe e documentazione reale.
Secondo quanto riportato da Fiscomania.com, il blocco dei parametri utilizzati per l'identificazione degli evasori riguarda diversi aspetti, tra cui:
Come già accennato, l'Evasometro individua le anomalie che potrebbero suggerire evasione fiscale e chiede al contribuente di giustificare gli scostamenti tra il reddito dichiarato e quello effettivamente percepito, presentando prove fiscali certe e veritiere.
I contribuenti potrebbero essere chiamati a giustificare:
Se il contribuente non riesce a fornire una giustificazione adeguata, le anomalie rilevate dall'Evasometro possono essere considerate come presunzioni di reddito percepito ma non dichiarato. In tal caso, si attiva un accertamento fiscale che può comportare sanzioni e altre conseguenze.