Sua Santità Aram I è una delle figure più eminenti della cristianità orientale contemporanea e guida spirituale della Chiesa Apostolica Armena, Sede di Cilicia. Dal 1995, Aram I è Catholicos della Grande Casa di Cilicia, con sede ad Antelias, in Libano, dove risiede e svolge il suo ministero pastorale e amministrativo. Il suo operato è riconosciuto sia per il forte impegno ecumenico sia per la difesa dei diritti umani e della memoria storica armena.
Aram I, nato Bedros Keshishian (Պետրոս Քեշիշեան), è nato l’8 marzo 1946 a Beirut, in Libano, da una famiglia armena. La sua nascita in una delle più grandi comunità armene della diaspora ha segnato profondamente la sua identità e il suo percorso, rendendolo una voce autorevole sia per la Chiesa che per la comunità armena internazionale.
La formazione di Aram I è vasta e internazionale. Ha studiato presso il Seminario Teologico Armeno di Antelias, proseguendo poi gli studi all’Istituto Ecumenico di Bossey (Ginevra), alla Near East School of Theology, all’American University di Beirut, all’Università di Oxford e alla Fordham University di New York. Possiede una laurea (BA), un master in divinità (M.Div.), un master in teologia sacra (S.T.M.) e un dottorato di ricerca (PhD). Le sue aree di specializzazione comprendono filosofia, teologia sistematica, storia delle Chiese del Vicino Oriente ed ecumenismo.
Aram I è stato ordinato sacerdote celibe nel 1968 e ha ottenuto il titolo di Vartabed (dottore della Chiesa armena) nel 1970. Nel 1978, in piena guerra civile libanese, fu eletto Primate della Comunità Armena Ortodossa del Libano e, l’anno successivo, ricevette l’ordinazione episcopale. Nel 1985 divenne arcivescovo e, durante il suo mandato, si distinse per la riorganizzazione delle parrocchie, delle scuole e delle istituzioni ecclesiastiche, garantendo sostegno e stabilità alla comunità armena in uno dei periodi più difficili della sua storia recente.
Nel giugno 1995, Aram I è stato eletto Catholicos della Grande Casa di Cilicia dall’Assemblea Elettorale del Catolicosato, composta da 35 membri del clero e 115 laici. Da allora guida la Chiesa Apostolica Armena di Cilicia, una delle due sedi patriarcali della Chiesa armena insieme a quella di Echmiadzin in Armenia. La sede di Cilicia, trasferita ad Antelias nel 1930 dopo il genocidio armeno, rappresenta un punto di riferimento per gli armeni della diaspora, soprattutto in Medio Oriente, Nord e Sud America.
Aram I è noto a livello internazionale per il suo impegno ecumenico. Nel 1991 fu eletto Moderatore del Comitato Centrale e dell’Esecutivo del Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC), diventando il primo ortodosso e il più giovane a ricoprire questa carica. Fu poi rieletto all’unanimità nel 1998, un caso senza precedenti nella storia dell’organizzazione. Ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di numerosi dialoghi teologici tra le Chiese orientali, ortodosse, riformate, evangeliche e cattoliche, promuovendo la comprensione reciproca e la collaborazione tra le diverse confessioni cristiane.
Un tratto distintivo del ministero di Aram I è la sua instancabile difesa dei diritti umani, della giustizia e della pace. Ha organizzato conferenze internazionali, promosso il dialogo interreligioso e culturale, e si è fatto portavoce delle istanze armene in occasione del centenario del genocidio armeno, intervenendo anche in sedi prestigiose come il Vaticano e Washington. La sua azione mira a rafforzare l’identità armena, promuovere la memoria storica e favorire la riconciliazione tra i popoli.
Come Catholicos, Aram I ha avviato un profondo processo di rinnovamento nella Chiesa di Cilicia, puntando sulla formazione teologica, la catechesi, la comunicazione, le attività culturali e il coinvolgimento dei giovani. Ha promosso la pubblicazione di opere teologiche, la valorizzazione degli studi armeni e la creazione di centri di riflessione e dialogo presso la sede di Antelias.