28 Apr, 2025 - 15:23

Quante fumate nere ci sono state prima dell'elezione di Papa Francesco? Storia dell'ultimo Conclave

Quante fumate nere ci sono state prima dell'elezione di Papa Francesco? Storia dell'ultimo Conclave

L’elezione di Papa Francesco, avvenuta il 13 marzo 2013, ha segnato uno dei momenti più seguiti e carichi di attesa nella storia recente della Chiesa cattolica. Ma quante fumate nere hanno preceduto la fumata bianca che annunciò l’elezione di Jorge Mario Bergoglio? E come si è svolto l’ultimo Conclave, tra tradizione, segretezza e colpi di scena? Ecco la cronaca dettagliata di quei giorni storici.

La tradizione delle fumate: bianca e nera

Durante il Conclave, i cardinali elettori comunicano l’esito delle votazioni attraverso un sistema di segnali visivi: la fumata nera indica che nessun candidato ha raggiunto la maggioranza richiesta, mentre la fumata bianca annuncia l’elezione del nuovo pontefice. Questa tradizione, nata nell’Ottocento e perfezionata nel Novecento, si svolge tramite la combustione delle schede elettorali e di apposite sostanze chimiche in una stufa installata nella Cappella Sistina. Ogni giorno sono previste due sessioni di voto, una al mattino e una al pomeriggio, con due scrutini ciascuna: le schede vengono bruciate ogni due scrutini, producendo la caratteristica fumata visibile da Piazza San Pietro.

Il Conclave del 2013: tempi e modalità

Il Conclave che portò all’elezione di Papa Francesco fu uno dei più rapidi della storia recente. Iniziato il 12 marzo 2013, vide la partecipazione di 115 cardinali elettori provenienti da tutto il mondo. La regola fondamentale prevede che per essere eletto Papa un candidato debba ottenere almeno i due terzi dei voti. Se nessuno raggiunge questa soglia, si procede con nuovi scrutini, alternando votazioni e momenti di preghiera e riflessione.

Nel Conclave del 2013, il primo scrutinio si tenne nel pomeriggio del 12 marzo, seguito da altre quattro votazioni il giorno successivo. La procedura prevede che, se nessun candidato viene eletto nei primi tre giorni, si osserva una giornata di pausa per la preghiera, ma in questo caso non fu necessario: l’elezione avvenne in meno di 27 ore.

Quante fumate nere prima di Papa Francesco?

Nel Conclave del 2013 ci furono quattro fumate nere prima della fumata bianca che annunciò l’elezione di Papa Francesco.

Ecco la sequenza dettagliata:

  • Prima fumata nera: 12 marzo 2013, ore 19:41 – Dopo il primo scrutinio pomeridiano, la fumata nera segnalò che nessun candidato aveva raggiunto la maggioranza richiesta.
  • Seconda e terza fumata nera: 13 marzo 2013, ore 11:38 – Dopo due scrutini mattutini, altre due fumate nere indicarono che l’elezione non era ancora avvenuta.
  • Quarta fumata nera: 13 marzo 2013, pomeriggio – Il quarto scrutinio, tenuto dopo la pausa pranzo, si concluse ancora con una fumata nera.
  • Solo al quinto scrutinio, nel tardo pomeriggio del 13 marzo, dal comignolo della Cappella Sistina si levò finalmente la fumata bianca, alle ore 19:06, seguita poco dopo dall’annuncio ufficiale dell’elezione di Jorge Mario Bergoglio come nuovo pontefice con il nome di Francesco.

La cronaca delle votazioni

Il Conclave si aprì con una meditazione del cardinale Prosper Grech, seguita dal primo scrutinio, che diede subito esito negativo. La sera del 12 marzo, la folla raccolta in Piazza San Pietro vide salire la prima fumata nera. La mattina del 13 marzo, i cardinali si riunirono per altri due scrutini, entrambi conclusi con esito negativo e una doppia fumata nera. Dopo la pausa pranzo, il quarto scrutinio portò ancora una volta a una fumata nera, mentre la tensione e l’attesa tra i fedeli crescevano.

Fu solo al quinto scrutinio, nel tardo pomeriggio, che le schede bruciate nella stufa, insieme alle sostanze per produrre il fumo bianco, annunciarono al mondo che il nuovo Papa era stato eletto. Alle 20:12, il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran pronunciò la storica formula: “Habemus Papam!”.

Un Conclave breve, ma non senza tensioni

Il Conclave del 2013 si distinse per la rapidità, ma anche per le tensioni e le trattative dietro le quinte. Secondo alcune ricostruzioni, l’elezione di Bergoglio fu il risultato di un accordo tra alcuni cardinali della curia romana e i cardinali americani, volto a superare le divisioni emerse dopo la rinuncia di Benedetto XVI. La scelta di Bergoglio, primo Papa gesuita e primo pontefice sudamericano, fu accolta con sorpresa e entusiasmo in tutto il mondo.

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