28 Apr, 2025 - 12:14

La vera storia del Volo 3054, la docuserie di successo su Netflix

La vera storia del Volo 3054, la docuserie di successo su Netflix

Certe storie non si dimenticano facilmente, soprattutto per chi ha subito una tragedia immane come quella del Volo 3054.

La nuova docuserie su Netflix, in classifica da una settiman, racconta con intensità e rispetto della verità, uno degli incidenti aerei più drammatici della storia recente.

Attraverso testimonianze, ricostruzioni e materiali inediti, ci fa rivivere la tragedia che ha spezzato 199 vite, in Brasile. Scopriamo i dettagli.

La vera storia del Volo 3054, cosa accadde quel giorno

Prima di continuare nella lettura, guarda il trailer della docuserie, grazie a Movie Digger:

Attualmente tra le serie più viste su Netflix, il documentario "Volo 3054, una tragedia annunciata" riporta alla memoria collettiva uno degli eventi più dolorosi della storia dell'aviazione brasiliana: l'incidente del volo TAM 3054. Avvenuto il 17 luglio 2007, questo disastro costò la vita a 199 persone, segnando la più grave tragedia aerea mai registrata in Brasile e in tutta l'America Latina.

Quel giorno, l'Airbus A320-233, decollato da Porto Alegre, era atteso all'aeroporto di Congonhas, a San Paolo. Me le cose presero una piega tragica proprio durante l'atterraggio.

A causa di una serie di problemi concatenati, l'aereo non riuscì a frenare efficacemente sulla pista bagnata, uscì dalla sua estremità e terminò la sua corsa schiantandosi contro un edificio della stessa compagnia TAM e una stazione di servizio situati sulla trafficata Avenida Washington Luís. L'impatto fu seguito da una violenta esplosione.

A bordo del velivolo si trovavano 187 persone (181 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio). Nessuno di loro sopravvisse. La tragedia si estese anche a terra, dove altre 12 persone persero la vita a causa dello schianto e dell'incendio che ne seguì. 

Il documentario, grazie all'analisi delle registrazioni della scatola nera, ricostruisce gli ultimi, drammatici minuti all'interno della cabina di pilotaggio, e ci offre uno sguardo agghiacciante sulla sequenza di eventi che portarono al disastro.

Gli ultimi istantei a bordo

Un dettaglio molto importante evidenziato anche nel documentario riguarda la composizione dell'equipaggio in cabina. A causa di una carenza di personale nella compagnia aerea, quel giorno ai comandi del volo TAM 3054 non c'erano un pilota e un copilota come di consueto, ma due comandanti esperti: Kleyber Lima (nel ruolo di pilota ai comandi) e Henrique Stephanini Di Sacco (nel ruolo di copilota monitor).

Le registrazioni della scatola nera coprono gli ultimi 12 minuti del volo. Già dalle prime conversazioni emerge la preoccupazione per le condizioni meteo a San Paolo, caratterizzate da pioggia intensa che aveva persino causato una temporanea chiusura della pista.

Si discuteva della possibilità di dirottare su Guarulhos, ma la decisione alla fine non venne presa.

Un altro elemento che viene fuori era un problema tecnico noto ai piloti: l'invertitore di spinta del motore destro era inattivo.

L'invertitore aiuta l'aereo a frenare invertendo il flusso d'aria dei motori. "Ricorda che abbiamo solo un reverse [attivo]," avverte Lima. "Sì, solo quello sinistro," conferma Stephanini. I due comandanti, quindi, erano consapevoli di avere una capacità di frenata ridotta.

Mentre si avvicinavano all'atterraggio, la loro attenzione si concentrò sulle condizioni della pista di Congonhas. Era stata recentemente riasfaltata, ma i lavori non erano completi: mancava il grooving, ovvero le scanalature essenziali per drenare l'acqua piovana.

Chiesero conferma alla torre di controllo: "Pista bagnata e scivolosa," fu la risposta. Lima ripeté l'avvertimento, sottolineando la pericolosità del fondo.

L'accumulo d'acqua sulla pista senza scanalature creava un ulteriore problema: rifletteva le luci della città, rendendo difficile per i piloti avere chiari punti di riferimento visivi per l'atterraggio. Nonostante queste difficoltà e preoccupazioni, l'aereo ricevette l'autorizzazione ad atterrare e proseguì la procedura standard.

Al momento del contatto con la pista, però, registrato dalla scatola nera, avvenne l'errore fatale.

Qual è stato l'errore fatale

Per attivare la frenata massima, entrambe le manette dei motori avrebbero dovuto essere portate in posizione di folle o reverse. Invece, solo la manetta del motore sinistro (quello con il reverse funzionante) fu portata indietro.

La manetta del motore destro rimase inspiegabilmente in posizione di accelerazione (salita). "Reverse solo numero 1," sottolinea Stephanini, notando l'azione incompleta.

Immediatamente dopo, si resero conto che nemmeno gli spoiler (i freni aerodinamici sulle ali) si erano attivati. "Niente spoiler," avverte il copilota. La situazione precipitò in pochi secondi.

"Rallenta, rallenta," urla Stephanini. "Non posso, non posso! Oh mio Dio!" risponde Lima, ormai impotente. "VIA! VAI! GIRA! GIRA!" insiste disperatamente Henrique.

Pochi istanti dopo, la registrazione cattura il rumore devastante della collisione. Si sente una voce dire "Oh, no", seguito da un breve silenzio e poi dall'urlo agghiacciante di una voce femminile.

Le registrazioni si interrompono alle 18:48, sigillando per sempre gli ultimi momenti del volo TAM 3054. 

Errori umani e condizioni metereologiche

Sì, da quello che sappiamo l'incidente del volo TAM 3054 è stato proprio un mix micidiale tra errori umani e condizioni esterne sfavorevoli.

Pioveva a dirotto: questo ha reso la pista di Congonhas un vero sapone, tutta bagnata e scivolosa.

La pista non era al meglio: l'avevano appena riasfaltata, ma mancava una cosa fondamentale: il grooving, quelle scanalature che aiutano a far scorrere via l'acqua. Senza quelle, frenare sotto la pioggia diventa molto più difficile e pericoloso.

Problemi di visibilità: tutta quell'acqua sulla pista rifletteva le luci della città, rendendo complicato per i piloti capire esattamente dove stavano mettendo le ruote.

E poi gli errori umani, gravi quanto il meteo:

Il pasticcio con le manette (l'errore chiave): al momento dell'atterraggio, è successo qualcosa di grave. Solo la leva del motore sinistro è stata tirata indietro per frenare (in folle o reverse). L'altra, quella del motore destro, è rimasta spinta in avanti, come se volesse accelerare per decollare di nuovo. Questo ha praticamente annullato la frenata da un lato e continuato a spingere dall'altro, rendendo impossibile fermare l'aereo su una pista già corta e bagnata.

I freni sulle ali (Spoiler) non si sono attivati: come se non bastasse, neanche gli spoiler, quei pannelli sulle ali che aiutano a frenare, hanno funzionato. Non è chiarissimo se sia stato un altro errore o una conseguenza del problema con le manette, ma il risultato è che l'aereo aveva ancora meno forza frenante.

Insomma una tragedia annunciata ed evitabile.

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