27 Apr, 2025 - 15:57

Chi erano Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, le vittime della sparatoria di Monreale

Chi erano Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, le vittime della sparatoria di Monreale

Si chiamavano Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli i tre giovani morti nella sparatoria avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile 2025 nella centrale piazza del Duomo di Monreale, vicino Palermo. Tutti e tre erano incensurati.

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Siamo dinanzi ad una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro, 

ha dichiarato il sindaco, Alberto Arcidiacono, nel dare la notizia, che ha sconvolto la comunità.

Chi erano le tre vittime della sparatoria di Monreale

Salvatore Turdo (in foto, al centro) aveva 23 anni e lavorava, insieme ad Andrea Miceli (a sinistra), 26 anni, per la ditta di carpenteria di proprietà del padre di quest'ultimo. I due, secondo fonti locali, erano cugini. Massimo Pirozzo (a destra), coetaneo di Miceli, era invece appassionato di musica elettronica.

Chi lo conosceva ha raccontato ai giornalisti che "cambiava spesso lavoro", assicurando che, comunque, "era un ragazzo tranquillo", come gli altri. Le foto pubblicate sui social parlano di tre vite "normali". Miceli giocava a calcio. "Ti starò sempre vicino", scriveva riferendosi alla sua nipotina.

Alcuni testimoni della sparatoria hanno riferito all'Ansa che, negli attimi più concitati della sparatoria, avrebbe messo al sicuro la fidanzata, chiudendola in auto e intimandole di non muoversi. Poco dopo, sarebbe stato raggiunto dai proiettili. Erano tre giovani. Tre incensurati.

Turdo e Pirozzo sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico di Palermo; Miceli si è spento stamattina al Civico: le sue condizioni erano troppo gravi. Nonostante i tentativi dei medici, non è stato possibile salvarlo. 

Cosa sappiamo finora dell'accaduto in base alle testimonianze

Le due persone rimaste ferite, un uomo di 33 anni e un ragazzo di 16, sarebbero ricoverati all'Ingrassia e non sarebbero in pericolo di vita. Resta da ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Una testimone ha raccontato che "c'è stata una lite violenta: volavano in aria i tavoli, si lanciavano bottiglie".

Fin quando qualcuno dei presenti non ha sparato. "C'era gente che fuggiva, altri che cadevano e venivano calpestati, chi si nascondeva tra le auto, chi piangeva". Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui ad affrontarsi sarebbero stati due gruppi: uno di Monreale, l'altro del quartiere Zen di Palermo.

Il tutto è avvenuto davanti alle almeno cento persone che in quel momento affollavano l'area, corse ai ripari come potevano per sfuggire ai colpi. Chi indaga ha già acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza: dalla loro analisi si potrà risalire all'identità di chi ha sparato.

Alcune testimonianze di presenti raccolte dal Telegiornale di Sicilia (Tgs). 

Le reazioni e i messaggi di cordoglio sui social

Marco Intravaia, deputato regionale e presidente del Consiglio comunale di Monreale, ha parlato di "scene da Far West", dicendosi "sconvolto per quello che è successo". L'intera comunità - che conta poco meno di 40mila abitanti - lo è e piange ora le tre vittime. 

"Di ritorno dal funerale di papa Francesco, sono stato accolto da una notizia dolorosa, sconcertante e inaccettabile", ha dichiarato l'arcivescovo Gualtiero Isacchi, ricordando che due di loro erano membri della Confraternita del Santissimo Crocefisso, patrono del paese, le cui celebrazioni erano in programma a breve.

I portavoci del Movimento Cinque Stelle Palermo hanno annunciato, dal canto loro, un'interrogazione parlamentare riguardo alla "detenzione e acquisizione di armi da fuoco", definendo "inquientante constatare con quanta facilità persone senza scrupoli possano disporne".

Sui social sono comparsi decine di messaggi di cordoglio e riflessione. "Non si può morire così, a questa età", è il significato insito in molti di essi. Si aspettanto, intanto, sviluppi dal punto di vista investigativo. 

Sparatoria a Monreale, tre morti e due feriti: una sintesi

  • Le vittime e la tragedia - Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Micelli, tutti incensurati, sono stati uccisi nella sparatoria avvenuta la notte tra il 26 e il 27 aprile 2025 a Monreale, vicino Palermo. I tre ragazzi erano giovani e con una vita tranquilla. La loro morte ha sconvolto la comunità locale.
  • Dinamica della sparatoria - Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria sarebbe stata preceduta da una violenta lite tra due gruppi, uno di Monreale e l'altro del quartiere Zen di Palermo. L'esatta dinamica degli eventi resta però da ricostruire.
  • Reazioni e indagini - Due persone sono rimaste ferite. La tragedia ha suscitato forti reazioni nelle istituzioni, con dichiarazioni di condanna e messaggi di cordoglio. Le forze dell'ordine stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili. Si aspettano sviluppi. 

Sempre in Sicilia, pochi giorni fa era stato ucciso il 16enne Nicolas Lucifora

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