27 Apr, 2025 - 11:41

Assegno sociale 2025, come avere 538,69 euro di pensione senza lavorare: requisiti e limiti

Assegno sociale 2025, come avere 538,69 euro di pensione senza lavorare: requisiti e limiti

Arrivati a una certa età, non tutti i cittadini possono accedere alla pensione di vecchiaia.
In questi casi, si guarda a una diversa forma di previdenza: un sostegno che possa accompagnarci nella fase della pensione.

Il sistema previdenziale italiano ha introdotto uno strumento specificamente rivolto a chi non ha mai lavorato, garantendo un sostegno economico.

Naturalmente, stiamo parlando dell’Assegno sociale, una misura riconosciuta ai cittadini privi di contribuzione.

Vediamo come funziona, quali sono i requisiti per ottenerlo e come presentare la domanda. Se vuoi un approfondimento completo dell'Assegno Sociale, ti consiglio la visualizzazione del video YouTube di Daniele Stroppiana l'Assicuratore senza Sorprese, dal titolo ASSEGNO SOCIALE 2025: A CHI SPETTA LA PENSIONE SOCIALE 2025 E QUALI REQUISITI DEVI AVERE?

 

Dalla pensione all’Assegno sociale: ecco cos’è

Dal 1996, l’Assegno sociale ha sostituito la pensione sociale introdotta con la legge n. 153/69.
Si tratta di una prestazione assistenziale, non legata alla contribuzione, destinata ai cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico e non hanno versato contributi sufficienti per accedere alla pensione di vecchiaia.

In sostanza, è una forma di pensione pensata per chi non ha lavorato o non ha maturato i requisiti contributivi. Tuttavia, per poterne beneficiare è necessario rispettare determinati requisiti relativi all’età, alla residenza e alla situazione reddituale.

Per chi non ha lavorato, rappresenta il principale sostituto della pensione di vecchiaia o di altre forme di pensionamento anticipato.

L’importo non è particolarmente elevato: attualmente è pari a 538,69 euro per 13 mensilità. Dopo i 70 anni, l’importo può aumentare grazie al cosiddetto incremento al milione.

Quali requisiti avere per l’Assegno sociale

Essendo una misura di tipo assistenziale, l’Assegno sociale è destinato ai cittadini che versano in condizioni economiche disagiate.

Per accedervi, occorre soddisfare i seguenti requisiti:

  • Età minima di 67 anni;
  • Cittadinanza italiana oppure cittadinanza di uno Stato dell’Unione Europea;
  • Iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza (oppure possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo per cittadini extracomunitari);
  • Residenza effettiva, stabile e continuativa in Italia da almeno 10 anni, anche non continuativi (almeno 6 mesi consecutivi o 10 mesi complessivi nell’arco di 5 anni);
  • Stato di bisogno economico, determinato in base al reddito.

Per quanto riguarda il requisito reddituale:

  • Il limite massimo di reddito personale per i cittadini non coniugati è pari a 7.002,97 euro annui;
  • Per i cittadini coniugati, si considera il reddito cumulato del nucleo familiare, che non deve superare 14.005,94 euro annui.

L’assegno viene erogato per intero se il reddito è inferiore ai limiti indicati; se invece il reddito è compreso tra i limiti minimi e massimi, la prestazione è riconosciuta in forma ridotta.

Come richiedere l’Assegno sociale

L’Assegno sociale non viene riconosciuto in automatico, ma solo su richiesta del cittadino. La domanda può essere presentata attraverso uno dei seguenti canali:

  • Online, tramite il sito dell’INPS, accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS;
  • Contact Center INPS, chiamando il numero gratuito 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile (numero a pagamento in base al proprio operatore);
  • Tramite un intermediario, come un Patronato o un professionista abilitato.

Per agevolare la procedura, l’INPS mette a disposizione un manuale dettagliato per compilare correttamente la domanda.

Una volta effettuati tutti i controlli, l’Assegno sociale viene erogato a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

È importante sapere che si tratta di una prestazione provvisoria: l’INPS effettua ogni anno la verifica del possesso dei requisiti.

Quando si rischia la sospensione

Esistono diverse situazioni in cui si può perdere il diritto all’Assegno sociale. Tra le più comuni:

  • Mancato aggiornamento della situazione reddituale: ad esempio, chi non ha comunicato i propri redditi relativi all’anno precedente rischia la sospensione della prestazione;
  • Soggiorni all’estero: poiché si tratta di una misura assistenziale legata alla residenza in Italia, l’Assegno sociale non è esportabile.

Nello specifico:

  • L’assegno viene sospeso se si soggiorna all’estero per più di 29 giorni consecutivi;
  • Viene revocato definitivamente se l’assenza si protrae per oltre un anno.

In sintesi

  • Cos’è l’Assegno sociale: è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS a cittadini italiani o stranieri residenti stabilmente in Italia, che si trovano in condizioni economiche disagiate e non hanno versato contributi sufficienti per accedere alla pensione.
  • Requisiti principali: avere almeno 67 anni, residenza effettiva in Italia da almeno 10 anni, cittadinanza italiana o regolare permesso di soggiorno, e un reddito annuo inferiore a 7.002,97 euro (non coniugati) o 14.005,94 euro (coniugati).
  • Come richiederlo e quando si perde: la domanda va presentata all’INPS tramite sito, contact center o patronato. L’assegno è erogato dal mese successivo alla richiesta e può essere sospeso in caso di soggiorni all’estero superiori a 29 giorni o mancato aggiornamento dei redditi.
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