Sono passati dodici anni dalla scomparsa di Pietro Altavilla da Gorla Maggiore, in provincia di Varese, avvenuta il 24 aprile 2013.
Una vicenda che ha destato preoccupazione nei familiari sin dall’inizio: un allontanamento presumibilmente volontario e un silenzio immotivato.
I parenti ne hanno denunciato la sparizione alle forze dell’ordine e sono state attivate le ricerche sul campo, purtroppo con esito negativo.
È l’inizio di un mistero che perdura da anni: tante le domande e poche, se non nulle, le risposte.
Una vita di sacrifici e impegno, quella di Altavilla, operaio di professione, giunto finalmente al traguardo della pensione.
Il 24 aprile, un giorno prima dell’anniversario della Liberazione d’Italia, è uscito dalla propria abitazione, che condivideva con la moglie e le due figlie, e non ha fatto più ritorno.
È andato via senza portare con sé il cellulare, rendendo impossibile ogni tentativo da parte dei parenti di rintracciarlo.
Al momento della scomparsa, Pietro Altavilla aveva cinquantasei anni; oggi ne avrebbe sessantotto.
È alto circa 1 metro e 70, ha occhi verdi e capelli brizzolati. Tra i segni particolari si segnala l’occhio sinistro leggermente chiuso e una piccola cicatrice sul sopracciglio sinistro.
Il giorno della scomparsa indossava un giubbino leggero bluette con zip, un maglione di lana verde, una polo verde e pantaloni marroni con tasche laterali.
Dopo aver lasciato l'abitazione intorno alle 14 del pomeriggio, uscendo a piedi, Altavilla ha portato con sé la carta d’identità e le chiavi di casa.
Il secondo dettaglio lasciava presagire un rientro imminente: "Dov’è andato il signor Pietro? Perché non è più tornato?".
A preoccupare ulteriormente i suoi cari è anche la terapia farmacologica specifica che avrebbe dovuto seguire e che, con la scomparsa, potrebbe essere stata interrotta.
Della vicenda se n'è occupata anche la trasmissione "Chi l'ha visto?".
Il tempo passa, ma nessuno ha mai dimenticato il sessantottenne. I familiari attendono ancora di poterlo riabbracciare e di porre fine al dolore dell'assenza.
La speranza è che, qualora si trattasse di un allontanamento volontario, l’uomo possa trovare il modo di far avere sue notizie ai parenti.
Ci sono molti modi per fornire sue notizie: una videochiamata tramite smartphone, l'identificazione alle forze dell'ordine chiedendo di non essere più cercato o una foto con un numero del giornale odierno.
Chiunque avesse informazioni è pregato di contattare il numero di emergenza 112, specificando di essere a conoscenza della vicenda e dell’appello della famiglia.