Papa Francesco ha spesso sottolineato l’importanza del senso dell’umorismo nella vita cristiana, considerandolo una vera e propria grazia capace di alleggerire il cuore, relativizzare le difficoltà e donare gioia anche nei momenti più bui.
In diverse occasioni pubbliche, il Pontefice ha confessato di recitare ogni giorno la “preghiera del buonumore”, attribuita a San Tommaso Moro, che da oltre quarant’anni lo accompagna nella vita spirituale.
Questa preghiera, semplice ma profonda, è diventata per Papa Francesco un vero antidoto contro la tristezza e lo scoraggiamento. Il Papa l’ha citata anche durante la trasmissione “Che tempo che fa” e in numerosi incontri, spiegando che “l’umorismo ti fa relativizzare le cose e anche ti dà una gioia grande, ti fa gioioso. Questo fa tanto bene, fa tanto bene”.
La preghiera del buonumore è stata composta da San Tommaso Moro, umanista e martire inglese del XVI secolo, noto per la sua saggezza e per la capacità di affrontare la vita – e persino la morte – con serenità e ironia. Papa Francesco la considera un modello di spiritualità positiva e la propone come esempio per tutti coloro che desiderano vivere la fede con leggerezza e speranza.
Ecco il testo integrale della preghiera del buonumore, così come recitata e consigliata da Papa Francesco:
Dammi, Signore, una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo,
col buonumore necessario per mantenerla.
Dammi, Signore, un’anima santa,
che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
affinché non si spaventi del peccato,
ma trovi alla Tua presenza
la via per rimettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che io mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo invadente che si chiama “io”.
Dammi, o Signore, il senso dell’umorismo,
concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,
affinché conosca nella vita un po’ di gioia
e possa farne parte anche ad altri.
Per Papa Francesco, questa preghiera è molto più di una semplice formula: è un invito quotidiano a non prendersi troppo sul serio, a saper sorridere delle proprie debolezze e a diffondere serenità intorno a sé.
Il Pontefice ha più volte ribadito che il senso dell’umorismo è una medicina preziosa per il cuore e per la comunità, uno strumento per affrontare la vita con fede, coraggio e leggerezza.
“Il senso dell’umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni, perché mi fa prendere le cose con lo spirito giusto… È bellissima, quella preghiera. Perché il senso dell’umorismo ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta”.