La morte di Papa Francesco ha aperto ufficialmente la corsa al soglio pontificio, e con essa si è scatenato il tradizionale “toto-Papa” sui mercati internazionali delle scommesse.
Mentre il mondo cattolico si prepara al Conclave, i principali bookmaker esteri - in Italia le scommesse sull’elezione papale sono vietate - hanno già aggiornato le quote sui favoriti alla successione, dando una prima fotografia delle tendenze e delle aspettative che circolano tra addetti ai lavori e semplici appassionati di eventi storici.
In cima alle lavagne dei bookmaker si trova il cardinale italiano Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato vaticano. Le sue probabilità di elezione sono stimate tra il 28% e il 40%, con quote che oscillano tra 2.50 e 2.75 (ovvero, puntando 1 euro se ne vincono 2,50-2,75 in caso di elezione). Parolin è considerato un uomo di continuità rispetto alla linea di Papa Francesco, apprezzato per la sua esperienza diplomatica e la visione moderata.
Subito dietro, il principale rivale è il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, dato tra il 22% e il 40% di probabilità, con quote tra 3.00 e 4.00. Tagle, 67 anni, rappresenta l’ala più progressista e internazionale della Chiesa, molto amato in Asia e visto come possibile “Papa del Sud del mondo”.
Al terzo posto si piazza l’italiano Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, la cui elezione è quotata tra 7.00 e 8.00 (7-14% di probabilità). Zuppi è noto per le sue doti di mediatore e per il profilo vicino alle posizioni di Francesco, in particolare sui temi della pace e dell’inclusione.
Oltre ai tre favoriti, i bookmaker segnalano altri nomi interessanti:
Altri nomi menzionati includono il francese Jean-Marc Aveline, l’olandese Wim Eijk, l’americano Blase Cupich e il maltese Mario Grech.