L'Assegno di Inclusione, ormai da anni sostituisce degnamente il Reddito di Cittadinanza. Negli ultimi giorni molti cittadini si sono trovati a ricevere importi più alti del solito sulla Carta di Inclusione, grazie al pagamento degli arretrati per carichi di cura 2025. Naturalmente sono sorti diversi dubbi su come gestire questi soldi extra e, in particolare, sui limiti di prelievo.
Prima di scoprire insieme come funziona la Carta di Inclusione 2025, quanto si può prelevare in caso di arretrati e qualche consiglio pratico su come utilizzare al meglio le somme ricevute, vi consigliamo la visione del video YouTube di Mr LUL lepaghediale sulla ricaricarica dell'Assegno Unico di aprile.
Prima di entrare nel merito dell'articolo, andiamo a rispolverare l'utilità dell'Assegno di Inclusione e i requisiti da rispettare per un corretto utilizzo delle somme ricaricate sulla card.
La Carta ADI di Poste Italiane è la strumento su cui viene erogato l'Assegno di Inclusione 2025 ogni mese. Si tratta di una card prepagata molto simile a quella su cui veniva accreditato il Reddito di Cittadinanza. Con la Carta ADI è possibile:
Al contrario, la normativa vieta di utilizzare l'Assegno di Inclusione per:
La Carta di Inclusione, quindi, può essere utilizzata esclusivamente per spese quotidiane e per migliorare la qualità della vita familiare, nel rispetto delle limitazioni previste.
Molti beneficiari del contributo, con l'Assegno di Inclusione di aprile 2025, hanno ricevuto per la prima volta gli arretrati dei carichi di cura. E il dubbio sull'utilizzo delle somme versate sulla Carta ADI è sorto in maniera spontanea: è possibile ritirare tutto l’importo accreditato come arretrati per carichi di cura?
La risposta è no. Anche se l’accredito comprende gli arretrati, il limite mensile di prelievo rimane invariato e dipende dalla scala di equivalenza del nucleo familiare.
Il tetto massimo di contanti che si può ritirare dalla Carta ADI è pari a 100 euro moltiplicati per la scala di equivalenza. Ecco alcuni esempi pratici:
Se, ad esempio, sulla carta ADI arrivano 1.000 euro di arretrati, non sarà possibile ritirare tutto in un’unica soluzione. Si potrà prelevare solo la cifra corrispondente al limite mensile, ripetendo l'operazione nei mesi successivi se il saldo residuo rimane.
Importante ricordare che gli arretrati possono aver modificato la scala di equivalenza. Di conseguenza, potrebbe essere aumentato anche il limite mensile di prelievo. Per verificare il nuovo tetto è possibile:
Il numero di prelievi effettuabili non è limitato. L’unico vincolo riguarda l'importo massimo complessivo che si può ritirare in un mese.
Non potendo prelevare tutta la somma per i carichi di cura dell'Assegno di Inclusione 2025, è utile pianificare come spendere gli arretrati accreditati sulla Carta ADI.
Di seguito alcuni suggerimenti per utilizzare al meglio le somme extra. È possibile:
Una gestione attenta degli arretrati può aiutare a coprire bisogni importanti o spese straordinarie che altrimenti sarebbero difficili da sostenere. La Carta di Inclusione, pur con le sue limitazioni, permette comunque di migliorare la qualità della vita quotidiana se utilizzata in modo consapevole.