Portacomaro, piccolo paese piemontese in provincia di Asti, è molto più di un tranquillo borgo immerso tra le colline del Monferrato: è la culla delle radici italiane di Papa Francesco, il pontefice che ha segnato la storia della Chiesa come primo Papa sudamericano e che non ha mai dimenticato le sue origini astigiane.
Da questo angolo di Piemonte, infatti, partirono i suoi nonni paterni per cercare fortuna in Argentina, lasciando un segno indelebile nella memoria della comunità e nei legami familiari che ancora oggi sopravvivono tra le vie del paese.
Portacomaro conta poco meno di 2.000 abitanti ed è situato a circa 10 chilometri da Asti, nel cuore della regione storica dell’Astesana.
Il paese, noto anche per la produzione di vino e per le sue tradizioni contadine, conserva un’atmosfera autentica, fatta di vicoli in pietra, chiese antiche e panorami che si perdono tra vigneti e colline. La sua storia è legata a doppio filo con quella della famiglia Bergoglio, che qui affonda le sue radici almeno dal XIX secolo.
Le ricerche genealogiche condotte dal Comune di Asti hanno permesso di ricostruire l’albero genealogico della famiglia di Jorge Mario Bergoglio. Il trisnonno del Papa, Giuseppe Bergoglio, nacque nel 1816 a Schierano, frazione di Passerano Marmorito, e si trasferì poi a Montechiaro.
Qui nacque, nel 1857, Francesco Bergoglio, bisnonno del Papa, che sposò Maria Bugnano. Da questa unione nacque Giovanni Angelo Bergoglio, il nonno del Pontefice, nel 1884 a Valleversa, oggi Portacomaro Stazione, una frazione del comune.
Giovanni Angelo, insieme alla moglie Rosa Vassallo, si trasferì a Torino nel 1906, dove nacque Mario Bergoglio, padre di Papa Francesco, nel 1908. Nel 1918 la famiglia tornò ad Asti, stabilendosi in varie abitazioni del centro storico, fino al 1929, anno in cui decise di emigrare in Argentina, come molte altre famiglie italiane dell’epoca, spinte dalla crisi economica e dal clima politico difficile.
La partenza verso l’Argentina segnò profondamente la storia familiare dei Bergoglio, ma non recise mai il legame con la terra d’origine. In Argentina, Mario Bergoglio trovò lavoro come ragioniere nelle ferrovie e sposò Regina María Sívori, di origini liguri. Nel 1936, a Buenos Aires, nacque Jorge Mario, futuro Papa Francesco.
Nonostante la distanza, la famiglia mantenne vivi i contatti con i parenti rimasti a Portacomaro e ad Asti. Lettere, fotografie e racconti hanno attraversato l’oceano, alimentando la memoria di una famiglia profondamente radicata nella cultura piemontese. Il futuro Papa, cresciuto in una casa dove si parlava italiano e si conservavano le tradizioni della campagna astigiana, ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini.
Ancora oggi, a Portacomaro e nelle sue frazioni, vivono alcuni parenti di Papa Francesco. Carla Rabezzana, cugina del Pontefice, è una delle figure più note: nel 2022 il Papa si recò a casa sua per festeggiare il suo compleanno, trascorrendo una giornata in famiglia e gustando piatti tipici come agnolotti del plin, arrosto e bonet.
Carla ha spesso raccontato il loro rapporto affettuoso, fatto di telefonate e visite, sottolineando la semplicità e l’umanità che hanno sempre contraddistinto il cugino, anche dopo l’elezione a Pontefice.
Altri parenti, come Maria Elena Bergoglio, custodiscono lettere e fotografie che testimoniano il legame familiare e il senso di appartenenza a una comunità che non ha mai dimenticato il “suo” Papa. La storica abitazione di Bricco Marmorito, dove vissero gli avi di Jorge Mario Bergoglio, è ancora oggi un luogo della memoria, mentre la parrocchia di San Bartolomeo conserva i registri dei battesimi dei familiari del Papa.
L’elezione di Papa Francesco nel 2013 trasformò Portacomaro in meta di pellegrinaggi e visite di curiosi, devoti e giornalisti da tutto il mondo. Il paese ha saputo custodire con discrezione il suo legame con il Pontefice, celebrando la memoria della famiglia Bergoglio anche attraverso iniziative simboliche, come la produzione del vino “Laudato Sì”, ottenuto dalla “Vigna del Papa”, realizzata dai volontari e dal Comune in onore di Francesco.
Nel giorno della sua scomparsa, Portacomaro ha vissuto un lutto collettivo e intimo, sentendosi parte di una storia che ha attraversato oceani e generazioni. La comunità ha organizzato messe solenni e momenti di commemorazione, riaffermando il valore delle proprie radici e il senso di appartenenza a una famiglia allargata che da Portacomaro è arrivata fino al soglio pontificio.
Portacomaro non è soltanto il paese natale dei nonni di Papa Francesco, ma rappresenta un simbolo di memoria, accoglienza e continuità. La storia dei Bergoglio è la storia di tante famiglie italiane che hanno affrontato il dolore della separazione e il coraggio di ricominciare altrove, senza mai dimenticare da dove venivano. È anche la storia di un Papa che, pur venendo “dalla fine del mondo”, ha portato con sé i valori semplici e profondi della sua terra: la solidarietà, l’umiltà, la fede e l’amore per le proprie radici.