26 Apr, 2025 - 10:40

Ferie non godute: quali usare nel 2025? Scadenze, modalità e diritti dei lavoratori

Ferie non godute: quali usare nel 2025? Scadenze, modalità e diritti dei lavoratori

Come ogni anno di questi periodi, anche nel 2025 si ricomincia a pensare alle ferie non ancora godute.

Si tratta di un tema molto importante nel panorama dei diritti dei lavoratori e dello stesso equilibrio professionale e personale. Nonostante ciò, non sempre le ferie vengono godute: allora, ci si pone qualche domanda su ciò che accade quando il lavoratore non beneficia di questo periodo di riposo.

Quali si possono ancora godere nel 2025? In questo articolo, partendo dalla normativa, spiegherò come funziona la fruizione dei giorni di ferie.

Chi ha diritto alle ferie

La normativa del lavoro pone due punti al diritto che i lavoratori hanno delle ferie: da una parte, troviamo l’articolo 2109 del Codice civile e, dall’altra, il decreto legislativo n. 66/2003.

In modo particolare, il secondo stabilisce che ogni lavoratore dipendente ha diritto a quattro settimane di ferie retribuite all’anno, ovvero 28 giorni.

Questa è una soglia minima obbligatoria che, naturalmente, può essere ampliata dai contratti collettivi di lavoro, ma mai ridotta.

Le ferie rappresentano un momento molto importante nella vita personale e professionale del dipendente. Gli consentono il recupero psico fisico, assicurando un adeguato equilibrio tra vita lavorativa e vita personale.

In virtù di questo, la normativa esclude la possibilità di sostituire le ferie con una retribuzione.
Tutti i lavoratori dipendenti e assimilati hanno diritto alle ferie: anche i lavoratori domestici.

Naturalmente, per i lavoratori autonomi il numero di giorni di riposo viene stabilito in completa autonomia.

Entro quando fruire le ferie non godute

I giorni di ferie devono essere concordati tra azienda e lavoratore. Il datore di lavoro deve informare il lavoratore con anticipo sul periodo di fruizione delle stesse.

Ogni lavoratore dipendente ha diritto, per legge, ad almeno quattro settimane di ferie retribuite ogni anno.

In base alla legge, le ferie annuali obbligatorie devono essere gestite in questo modo:

  • Due settimane consecutive (almeno 14 giorni) devono essere concesse al lavoratore nell’anno di maturazione, qualora venga fatta esplicita richiesta;
  • Le altre due settimane residue possono essere utilizzate in un secondo momento, entro i 18 mesi successivi alla fine dell’anno in cui sono state maturate.

Questa regola ha lo scopo di garantire ai lavoratori un periodo minimo di riposo continuativo, essenziale per il benessere psico-fisico, e al tempo stesso permette alle aziende di pianificare le assenze in modo più flessibile.

Le ferie non godute devono essere necessariamente fruite entro il 30 giugno. Infatti, la normativa stabilisce che le ferie maturate devono essere utilizzate entro i 18 mesi successivi.

Di conseguenza, le ferie che sono state maturate nel 2023 devono essere godute entro giugno 2025.
Trascorso tale termine decadono e il lavoratore non potrà più rivendicarle.

L’unica eccezione a quanto detto resta la cessazione del rapporto di lavoro. Alla scadenza del contratto, infatti, le ferie non utilizzate devono essere monetizzate.

Sottolineiamo, a tal proposito, che è molto raro perdere completamente il diritto alle ferie non godute.

Perché non si può rinunciare alle ferie

Come già anticipato, le ferie godono di un principio fondamentale: l’irrinunciabilità alle stesse. Il riposo non può essere monetizzato, a meno che ci si trovi di fronte alla cessazione del rapporto di lavoro.

Il diritto alle ferie retribuite non è solo una conquista normativa, ma uno strumento essenziale per la tutela della salute dei lavoratori. La legge mira a prevenire situazioni in cui, per necessità economiche o pressioni aziendali, il lavoratore rinuncia al proprio periodo di riposo.

Il recupero delle energie psicofisiche è cruciale non solo per il benessere individuale, ma anche per la sicurezza sul lavoro e per mantenere elevata la produttività aziendale.

Garantire almeno due settimane consecutive di ferie ogni anno, come previsto dalla normativa italiana, aiuta a prevenire stress, infortuni e cali di rendimento.

Per riassumere

Nel 2025, come ogni anno, torna il tema delle ferie non ancora godute, un diritto fondamentale per i lavoratori. La legge italiana prevede almeno quattro settimane di ferie retribuite all’anno, non monetizzabili salvo in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Due settimane devono essere fruite nell’anno di maturazione, le altre entro 18 mesi. Le ferie non godute entro giugno dell’anno successivo decadono.

Tutti i lavoratori dipendenti, inclusi i domestici, ne hanno diritto. Le ferie sono essenziali per il recupero psicofisico e per garantire un buon equilibrio tra vita personale e professionale.

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