Venerdì 25 aprile 2025 è uscito in radio e nei digital store "Ferma gli orologi", il nuovo singolo di Ermal Meta, un tributo al tempo che scorre via, a quell'attimo irripetibile che sogniamo di rendere eterno. Vediamo insieme testo e significato di questa canzone.
"Ferma gli orologi", il nuovo brano di Ermal Meta, pubblicato venerdì 25 aprile sotto l'etichetta Columbia Records/Sony Music Italy cattura in musica l'essenza di un desiderio universale: il desiderio di congelare quell'attimo di perfezione che sfugge via.
In attesa di vederlo sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma, dove sarà per il secondo anno consecutivo nelle vesti di conduttore, Ermal Meta regala al suo pubblico un pezzo dalla melodia solare, ritmicamente pulsante e dal ritmo coinvolgente.
Tuttavia, sotto questa superficie danzante, si nasconde la sua inconfondibile cifra stilistica di autore, in grado di dipingere l'amore in tutte le sue sfumature: dalla meraviglia inaspettata del quotidiano al brivido del gioco e della vertigine. Ecco il testo completo di "Ferma gli orologi" di Ermal Meta:
Hey (hey, hey)
Adesso il mondo mi piace
Che bello che mi sorridi
Ma non mi rispondi mai
Eh eh, hey (hey, hey)
Mi abbracceresti per sempre (così per sempre)
Ne abbiamo cose da dire
Ma che buon profumo che hai
Ti vorrei dire di quanto mi stupisci
Tu da 0 a 10
Ferma gli orologi
Ti ho messo in tasca un fiore
Guarda ben lo troverai
Tu sei come un mare che mi inonda la testa
E’ tutta la sera che ti guardo e basta
Io volevo solo ballare con te
Tu volevi solo ballare con me
Hey (hey)
Ci siamo fatti fregare (succede d’estate)
Come i bambini dai maghi
Due lune dentro gli occhi tuoi
Ti vorrei dire di come è nata oggi
Che siamo felici
Ferma gli orologi
Che abbiamo cose da fare
E il tempo non ci basta mai
Tu sei come un mare che mi inonda la testa
È tutta la sera che ti guardo e basta
Io volevo solo ballare con te
Tu volevi solo ballare con me
Guarda che davvero non lo faccio apposta
Dalla vita prendo quello che mi dà
Io volevo solo ballare con te
Io che voglio solo ballare con me
Quanto mi stupisci
Quanto mi stupisci
Quanto mi stupisci
Tu da 0 a 10
Ferma gli orologi
Tu sei come un mare che mi inonda la testa
E’ tutta la sera che ti guardo e basta
Io volevo solo ballare con te
Tu volevi solo ballare con me
Guarda che davvero non lo faccio apposta
Dalla vita prendo quello che mi dà
Io volevo solo ballare con te
Io che voglio sempre ballare con me
Ferma gli orologi
Ferma gli orologi
Ferma gli orologi
Fermali ad oggi
Esistono melodie che si insinuano nell'anima con la delicatezza di una tiepida sera d'estate, promettendo un orizzonte di possibilità. Eppure, queste stesse canzoni hanno la capacità di radicarsi in profondità, quasi di fondersi con chi le ascolta. Il cuore del brano risiede in un ritornello semplice ma evocativo - "Io volevo solo ballare con te / Tu volevi solo ballare con me" - che, nella sua apparente semplicità, racchiude un universo di significati.
Perché in quel ballo si nascondono il desiderio vibrante, un legame intimo e la magica sospensione del passare del tempo. Non a caso, il testo ricorre più volte all'immagine potente di "fermare gli orologi", una esplicita richiesta di immortalare quell'istante fugace prima che svanisca.
"Ferma gli orologi" è un mix riuscito di sonorità pop e raffinatezza stilistica. È una canzone che sa di estate, ma che custodisce un'anima profonda, perfetta per accompagnare viaggi con il finestrino abbassato e la mente libera. Perché, a volte, l'essenza della vitalità si manifesta in un incontro inaspettato, capace di accendere un'emozione intensa, un vero e proprio "colpo di fulmine".
Ermal Meta, nato in Albania nel 1981, è un cantautore, compositore e polistrumentista. La sua carriera musicale ha avuto diverse fasi significative. Negli anni 2000 ha fatto parte dei gruppi Ameba 4, partecipando a Sanremo Giovani nel 2006, e successivamente ha fondato La Fame di Camilla nel 2007, con cui ha pubblicato tre album e partecipato a Sanremo 2010 sempre nella sezione Nuove Proposte.
Dopo lo scioglimento de La Fame di Camilla, Meta si è affermato come autore di successo per numerosi artisti italiani, tra cui Emma, Mengoni e Patty Pravo, scrivendo anche per colonne sonore di serie TV. Nel 2013 ha intrapreso la carriera solista. Il suo primo album, "Umano" (2016), ha anticipato la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2016 tra le Nuove Proposte.
Nel 2017 è tornato a Sanremo con "Vietato morire", classificandosi terzo e vincendo il premio della critica e per la miglior cover. L'album omonimo ha raggiunto la vetta delle classifiche italiane. La consacrazione è arrivata nel 2018 con la vittoria del Festival di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro con il brano "Non mi avete fatto niente", rappresentando l'Italia all'Eurovision Song Contest e ottenendo un quinto posto.
Il loro album "Non abbiamo armi" ha debuttato in testa alla classifica. Negli anni successivi, Meta ha continuato la sua carriera solista con l'album "Tribù urbana" (2021), contenente il brano sanremese "Un milione di cose da dirti", premiato per la miglior composizione. Nel 2024 ha pubblicato il suo quinto album, "Buona Fortuna".
Ph. Alessandra Alfieri Druga