25 Apr, 2025 - 14:27

Daniela Rosati, perché non ha avuto figli e perché è diventata oblata di Santa Brigida?

Daniela Rosati, perché non ha avuto figli e perché è diventata oblata di Santa Brigida?

Daniela Rosati, nota conduttrice televisiva degli anni ’90 e 2000, è oggi conosciuta soprattutto per la sua radicale scelta di vita: dopo una carriera di successo e due matrimoni, ha abbandonato il mondo dello spettacolo per dedicarsi completamente alla fede, diventando oblata brigidina.

La sua storia personale è segnata da eventi dolorosi e da una profonda ricerca spirituale, che spiegano sia la mancata maternità sia la sua conversione.

Daniela Rosati e la perdita del figlio 

Daniela Rosati non ha avuto figli, ma questa non è stata una scelta consapevole o frutto di una precisa volontà. Al contrario, la sua vita è stata segnata da due gravidanze interrotte in modo traumatico. La prima perdita avvenne a causa di una violenza subita da un ex compagno, che la picchiò violentemente provocandole un aborto spontaneo.

In diverse interviste, la Rosati ha raccontato di essere stata aggredita con calci e spinte, perdendo conoscenza e risvegliandosi in una pozza di sangue. Non denunciò mai l’uomo, scegliendo invece la strada del perdono, anche per proteggere i figli che lui aveva da una precedente relazione.

La seconda perdita avvenne durante il matrimonio con Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan. Daniela rimase incinta durante un periodo di pausa della relazione, ma decise di non comunicare la gravidanza all’ex marito per paura che lui potesse pensare che fosse solo un modo per riavvicinarlo.

Purtroppo, anche in questo caso, la gravidanza si interruppe precocemente per un aborto spontaneo al secondo mese. Solo molti anni dopo, Daniela ha trovato il coraggio di raccontare pubblicamente questa dolorosa esperienza, rivelando che Galliani non ne era mai stato informato.

Questi eventi hanno segnato profondamente la vita di Daniela Rosati, lasciando una ferita aperta e un senso di vuoto che, per molto tempo, ha cercato di colmare attraverso il lavoro, le relazioni e la ricerca spirituale.

Il percorso verso la conversione: dal buddismo alla fede cristiana

Il cammino spirituale di Daniela Rosati è stato complesso e articolato. Dopo aver abbandonato la pratica religiosa cattolica in gioventù, si avvicinò al buddismo tibetano, affascinata dall’idea di aiutare gli altri e dalla filosofia della non violenza e del non attaccamento. Per anni praticò il buddismo, viaggiando in India e impegnandosi in attività di volontariato.

La svolta avvenne nel 2005, in un periodo particolarmente difficile della sua vita, segnato da sofferenze personali e da una profonda crisi esistenziale. Daniela racconta che tutto cambiò durante una visita alla chiesa di Santa Brigida a Roma.

In quel luogo, mentre studiava la figura di Cristina di Svezia e si trovava in preghiera, ebbe un’esperienza mistica: sentì come un cono di luce penetrarle nella testa, e dentro quella luce percepì chiaramente la parola “castità”. Fu un momento di illuminazione che la portò a riscoprire la fede cristiana e a sentire la chiamata verso una vita consacrata.

Da quel giorno, Daniela Rosati ha scelto di vivere secondo i voti di povertà, castità e obbedienza, diventando un’oblata brigidina. Non è una suora in senso stretto, ma appartiene al Terz’ordine delle Brigidine, vivendo accanto al convento in Svezia, a Vadstena, e dedicando le sue giornate alla preghiera, alla meditazione e alla carità. In diverse interviste ha dichiarato che all’inizio il voto di castità le è pesato molto, ma con l’aiuto della fede è riuscita a trovare serenità e pienezza.

Un nuovo senso della vita

La conversione non è stata solo una fuga dal dolore, ma un percorso di rinascita. Daniela Rosati ha trovato nella fede la risposta alle sue domande e il senso profondo della sua esistenza. Oggi afferma che la felicità non deriva dal successo o dalle relazioni, ma dalla capacità di affidarsi a Dio e di vivere secondo la sua volontà. Il suo esempio è quello di una donna che, nonostante le ferite e le perdite, ha saputo trasformare il dolore in una missione di preghiera e testimonianza.

Daniela Rosati non ha avuto figli, ma ha saputo generare nuova vita attraverso l’amore per il prossimo e la dedizione totale alla sua vocazione spirituale. La sua storia è quella di una donna che ha saputo rialzarsi dopo ogni caduta, trovando nella fede la forza per ricominciare.

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