Tornano ad accendersi i riflettori sull'Assegno di Inclusione aprile 2025 dopo l'anticipo della ricarica dovuto alle festività di Pasqua. Il pagamento del sussidio mensile, che sostiene le famiglie in difficoltà economica, ha portato con sé una novità molto attesa: l’erogazione automatica degli arretrati legati ai carichi di cura che fa aumentare l'importo.
Molti beneficiari stanno infatti ricevendo in questi giorni importi aggiuntivi sulla Carta ADI, somme che in alcuni casi raggiungono diverse centinaia di euro.
Si tratta di un aggiornamento importante, frutto di un ricalcolo avviato nel 2025 dall’INPS, che permette di recuperare integrazioni spettanti anche per il 2024 e mai corrisposte a causa di errori o mancate compilazioni.
Andiamo a vedere nle dettaglio chi riceve gli arretrati, come funziona il nuovo sistema di riconoscimento automatico e cosa fare se il pagamento degli non è ancora arrivato.
Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sull'argomento.
Il calendario dei pagamenti dell’Assegno di Inclusione di aprile 2025 ha subito una variazione, con anticipi che hanno permesso l’accredito già dal 24 aprile, in vista della chiusura bancaria per il ponte del 25 aprile (Festa della Liberazione).
Migliaia di famiglie italiane hanno visto aumentare l’importo sulla Carta di Inclusione grazie a una ricarica straordinaria. Insieme alla somma mensile prevista per i percettori abituali, l’INPS ha infatti avviato il versamento degli arretrati INPS per carichi di cura, somme dovute a chi nel 2024 non aveva ricevuto il riconoscimento di questa componente aggiuntiva.
La novità è emersa attraverso numerose segnalazioni sui social e nei gruppi dedicati ai beneficiari della Carta ADI. Nonostante l’assenza di comunicazioni ufficiali, è ormai chiaro che il sistema ha incrociato i dati ISEE e ha riconosciuto retroattivamente gli importi dovuti.
Resta tuttavia il dubbio se tutti i nuclei idonei abbiano ricevuto il pagamento, a sorpresa, con l'Assegno di Inclusione di aprile, o se altri dovranno attendere maggio per vedere l’accredito degli importi spettanti sulla carta ADI.
C'è una precisa ragione, riconducibile alla richiesta, per cui gli arretrati dei carichi di cura iniziano ad arrivare con l'Assegno di Inclusione di aprile 2025 facendolo aumentare negli importti.
La componente aggiuntiva legata al carico familiare si poteva ottenere lo scorso anno solo compilando il modulo ADI com esteso. Molti cittadini, però, non erano a conoscenza di questa procedura o hanno commesso errori nella compilazione. Come conseguenza, hanno perso il riconoscimento di un’integrazione mensile significativa.
L’INPS ha introdotto una semplificazione radicale nel 2025: non serve più alcuna autodichiarazione per il riconoscimento dei carichi di cura. Il sistema ora utilizza i dati della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per individuare in automatico la presenza di minori, disabili o anziani non autosufficienti all’interno del nucleo familiare.
L’ente ha avviato tre azioni concrete:
In molti casi gli importi erogati coprono più mesi, generando accrediti extra superiori anche ai 300 euro. Si tratta di una misura di giustizia sociale, che risolve finalmente un problema segnalato da tempo da CAF, patronati e cittadini.
Nel contesto dell’Assegno di Inclusione, i carichi di cura rappresentano la componente che riconosce una maggiore vulnerabilità economico-sociale del nucleo familiare. Sono considerati carichi di cura:
Il loro riconoscimento consente un incremento dell’importo mensile caricato sulla Carta ADI, in modo proporzionato alla composizione del nucleo. Dal 2025, il riconoscimento è totalmente automatico grazie all’integrazione dei dati ISEE.
Volendo riassumere, il carico assistenziale non è più un onere dichiarativo per il cittadino, ma viene rilevato direttamente dai dati anagrafici e sanitari già disponibili all’INPS.