Il suo cadavere è riemerso dalle acque del fiume Santerno a Imola, nel Bolognese, spegnendo le speranze dei familiari di riportarlo a casa sano e salvo. Daniele Mocellin, 34 anni, era scomparso lo scorso 2 aprile dalla provincia di Treviso: sebbene l'identificazione formale sia attesa nelle prossime ore, sarebbe proprio suo il corpo senza vita trovato intorno alle 19:30 di ieri, 23 aprile 2025, a oltre 300 chilometri di distanza.
La famiglia del giovane aveva lanciato un appello anche attraverso la trasmissione tv Chi l'ha visto?
Originario di Altivole, in provincia di Treviso, Daniele Mocellin aveva quattro figli e quattro fratelli. Sul suo profilo Facebook condivideva spesso immagini che lo immortalavano con i suoi bambini.
L'uomo era molto religioso: si era tatuato una Bibbia sul petto e aveva anche due piercing a forma di croce, uno su ogni orecchio.
Il 34enne si era allontanato dalla propria abitazione lo scorso 2 aprile, all'improvviso e senza dare spiegazioni, facendo perdere le sue tracce. La sua auto, una Renault Scenic nera, era stata ritrovata a Castelfranco Veneto il 12 aprile: dopodiché si erano susseguiti avvistamenti a Bologna, Imola e in provincia di Prato.
Ieri il tragico epilogo: il cadavere era rimasto incastrato in uno sbarramento fluviale nei pressi del ponte ferroviario di via Graziadei a Imola. Un passante l'ha notato e ha lanciato l'allarme.
I familiari del 34enne si erano rivolti sia all'associazione Penelope che alla trasmissione tv Chi l'ha visto?, che oggi ha dato la notizia del ritrovamento. La madre Rosanna e la sorella Daniela, nell'ultima puntata della trasmissione andata in onda proprio ieri 23 aprile, si sono collegate con la presentatrice Federica Sciarelli per rinnovare la loro richiesta di aiuto.
"È in un momento di fragilità e ha bisogno di essere aiutato", ha dichiarato la sorella. "Ultimamente credeva di essere perseguitato" ha aggiunto la madre.
Le donne ipotizzavano che il giovane, proprio in virtù della sua profonda religiosità, potesse essere andato a Roma per rendere omaggio a Papa Francesco, morto il 21 aprile.
Sul posto del ritrovamento sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno avviato le indagini sotto la direzione del pm Marco Imperato.
Per oggi è previsto l’incarico dell’autopsia, che dovrà fare luce sulle cause del decesso. Secondo i primi accertamenti, sul corpo – che era nudo – non sarebbero stati riscontrati segni di violenza.
Gli investigatori, al momento, escludono l’ipotesi di un atto violento, ma tutte le piste restano aperte. La scomparsa e la morte sono, tuttora, un vero e proprio giallo.
Tragico epilogo anche per Martino Caldarelli, scomparso da Isola del Gran Sasso, nel Teramano, e trovato morto dopo alcuni giorni in un laghetto: una donna di 26 anni e il compagno di 40 anni sono ora accusati di omicidio.