23 Apr, 2025 - 14:48

Profezia di Nostradamus sui papi, cosa ha scritto il profeta su Papa nero e romano?

Profezia di Nostradamus sui papi, cosa ha scritto il profeta su Papa nero e romano?

La morte di Papa Francesco nel 2025 ha riportato prepotentemente alla ribalta le profezie di Michel de Nostredame, meglio noto come Nostradamus, uno dei veggenti più celebri della storia. Le sue quartine, pubblicate per la prima volta nel 1555, sono state oggetto di innumerevoli interpretazioni, specialmente nei momenti di transizione della Chiesa cattolica. Ma cosa diceva davvero Nostradamus sui papi e sul destino del Vaticano? E perché le sue parole suscitano ancora oggi tanto fascino e timore?

Le quartine e il mistero del papato

Nostradamus scrisse le sue profezie in forma di quartine enigmatiche, volutamente oscure e ambigue, proprio per permettere molteplici letture e adattamenti a eventi futuri. Tra queste, alcune sono state interpretate come riferite al papato e al futuro della Chiesa, soprattutto in occasione della morte di un pontefice molto anziano e dell’elezione del suo successore.

Una delle quartine più citate recita:

"Per la morte di un Pontefice molto vecchio sarà eletto un romano di buona età. Di lui si dirà che indebolisce la sua sede ma a lungo siederà e in attività mordace.”
Questa previsione è stata spesso collegata a Papa Francesco, considerato il “pontefice molto vecchio” di cui parla Nostradamus, e al suo successore, che secondo l’indovino sarebbe un papa profondamente legato a Roma per nascita, carriera ecclesiastica e spiritualità.

Un Papa romano: chi sarà il successore?

Secondo le interpretazioni più diffuse, Nostradamus prevede che dopo la morte di un papa anziano (come Francesco), verrà eletto un pontefice “romano di buona età”. Questo dettaglio ha portato molti a pensare che il prossimo papa sarà italiano o comunque legato alla città di Roma, escludendo così l’ipotesi di un pontefice proveniente da altri continenti, come era stato per Papa Bergoglio, argentino di nascita ma di origini italiane.

La profezia aggiunge che questo nuovo papa “indebolirà la sua sede”, frase che ha suscitato molte discussioni. Alcuni vi leggono la previsione di un pontificato difficile, segnato da divisioni interne, crisi di fede o grandi cambiamenti nella struttura stessa della Chiesa. Altri invece pensano che si tratti di una metafora per indicare un papa progressista, capace di scuotere le fondamenta del Vaticano con riforme profonde e scelte coraggiose.

Il “Papa Nero” e la fine della Chiesa?

Un’altra parte delle profezie di Nostradamus, spesso citata ma di interpretazione controversa, riguarda la figura del cosiddetto “Papa Nero”. Questa espressione, secondo alcuni, potrebbe riferirsi a un papa appartenente all’ordine dei Gesuiti (il cui superiore generale è tradizionalmente chiamato “Papa Nero” per via della veste scura), come lo stesso Papa Francesco. Altri invece vi vedono il segno di un papa proveniente dall’Africa o dall’Asia, o ancora una metafora di un periodo di grande oscurità e crisi per la Chiesa.

Nostradamus parla anche della “città dei sette colli”, ovvero Roma, suggerendo scenari apocalittici che vedrebbero la città eterna e il Vaticano al centro di eventi catastrofici. Queste immagini sono state spesso associate a periodi di grande instabilità politica o religiosa e alimentano da secoli le paure collettive sulla fine della Chiesa e dell’umanità stessa.

Le “Vaticinia” e le immagini profetiche

Oltre alle quartine, esiste anche una raccolta di immagini profetiche attribuite a Nostradamus, note come le “Vaticinia di Nostradamus”. Si tratta di una serie di 80 acquerelli, scoperti nel 1982, che rappresentano simbolicamente papi, eventi e possibili futuri della Chiesa. Gli studiosi hanno tentato di collegare queste figure a specifici pontefici, interpretando simboli, numeri e dettagli iconografici come allusioni a nomi, origini o avvenimenti storici.

Tuttavia, come per le quartine, anche queste immagini sono talmente vaghe da poter essere adattate a posteriori a quasi ogni evento significativo della storia papale. Ciononostante, il fascino di queste profezie resta intatto e continua a suggestionare credenti e curiosi.

Nostradamus e le altre profezie sui papi

Le profezie di Nostradamus sono spesso accostate a quelle di San Malachia, arcivescovo irlandese del XII secolo, che avrebbe stilato una lista di 112 papi fino alla fine del mondo. Secondo Malachia, l’ultimo papa sarà “Pietro Romano”, che guiderà la Chiesa tra grandi tribolazioni prima della distruzione di Roma e del Giudizio Universale. Anche in questo caso, le interpretazioni sono molteplici: c’è chi identifica “Pietro Romano” con un futuro papa di nome Pietro o con il cardinale Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato vaticano; altri ritengono che si tratti di una figura simbolica destinata a guidare la Chiesa in una crisi senza precedenti.

La profezia per il 2025: realtà o suggestione?

Le condizioni di salute di Papa Francesco e la sua scomparsa nel 2025 hanno dato nuova linfa alle interpretazioni delle profezie di Nostradamus. Tuttavia, non esiste alcuna prova concreta che il veggente francese abbia previsto con precisione la morte di un papa proprio in questo anno: si tratta di letture retrospettive di testi criptici, che si adattano di volta in volta ai fatti contemporanei.

Le profezie di Nostradamus, come quelle di Malachia, sono avvolte da un alone di mistero e ambiguità. La loro forza sta proprio nella capacità di rispecchiare le paure e le speranze di ogni epoca, adattandosi ai cambiamenti storici e alle aspettative collettive. In definitiva, il profeta non ha mai indicato con certezza nomi, date o eventi specifici, ma ha lasciato un’eredità di enigmi che ancora oggi affascina e inquieta.

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