L’elezione del Papa è uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo, ma spesso ci si chiede quali siano, concretamente, i requisiti per poter salire al soglio pontificio. La figura del Papa, infatti, non solo rappresenta la guida spirituale della Chiesa cattolica, ma è anche il capo di Stato della Città del Vaticano. Vediamo quali sono i criteri stabiliti dal diritto canonico, le consuetudini e le curiosità che circondano la scelta del Pontefice.
Secondo il diritto canonico, i requisiti fondamentali per essere eletto Papa sono sorprendentemente pochi e molto generali. In teoria, può diventare Papa chiunque soddisfi queste tre condizioni:
Non è necessario essere cardinale, vescovo, sacerdote o persino diacono: anche un laico potrebbe essere eletto, purché sia un uomo battezzato e non sposato. Tuttavia, se il prescelto non è già vescovo, dovrà essere immediatamente ordinato vescovo prima di assumere ufficialmente la carica di Pontefice, poiché il Papa è, per definizione, il Vescovo di Roma.
Sebbene la legge della Chiesa sia molto aperta, nella pratica moderna il Papa viene sempre scelto tra i membri del Collegio dei Cardinali. Questo perché i cardinali sono figure di grande esperienza, con una profonda conoscenza della dottrina, della liturgia e della vita ecclesiale, e hanno già dimostrato capacità di governo e leadership.
La tradizione vuole che il nuovo Papa sia:
In passato, sono stati eletti anche Papi che non erano cardinali o vescovi, ma oggi questa eventualità è estremamente rara. L’ultimo caso di un Papa non cardinale risale a secoli fa.
Non esistono limiti di età minimi o massimi fissati dal diritto canonico, anche se, di fatto, il Papa viene scelto tra uomini maturi, spesso con una lunga esperienza pastorale e diplomatica. Alcune fonti indicano come età minima i 35 anni, in linea con i requisiti per l’ordinazione episcopale, e la consuetudine vuole che il candidato abbia studiato Sacra Scrittura, Teologia o Diritto Canonico.
Non è richiesto un particolare ordine religioso di appartenenza: anche un gesuita, come nel caso di Papa Francesco, può essere eletto Papa.
L’elezione del Papa avviene durante il Conclave, una riunione a porte chiuse dei cardinali elettori nella Cappella Sistina. Ogni cardinale può votare per chiunque possieda i requisiti canonici, anche per qualcuno che non sia presente in Conclave o che non sia cardinale. Tuttavia, la prassi consolidata fa sì che la scelta ricada quasi sempre su uno dei presenti.
Per essere eletto, il candidato deve ottenere una maggioranza qualificata di due terzi dei voti dei cardinali elettori. Se dopo numerose votazioni non si raggiunge un accordo, si procede a un ballottaggio tra i due candidati più votati, mantenendo sempre la soglia dei due terzi.
Una volta raggiunta la maggioranza richiesta, il cardinale decano chiede al prescelto se accetta l’elezione. Se il candidato non è già vescovo, viene subito ordinato; se invece è già vescovo, diventa immediatamente Papa con l’accettazione. Il nuovo Pontefice sceglie quindi il nome con cui sarà conosciuto e viene presentato al popolo con il celebre annuncio “Habemus Papam” dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro.
Nel passato, sono stati eletti anche laici o uomini non ancora sacerdoti, che sono stati ordinati vescovi prima di assumere la carica. In via teorica, anche oggi un laico potrebbe essere scelto, ma nella realtà contemporanea questa possibilità è considerata solo ipotetica.
Anche uomini sposati sono stati eletti Papa nei primi secoli della Chiesa, ma dopo l’elezione hanno dovuto impegnarsi alla continenza perpetua e vivere separati dalla moglie.