La scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, ha lasciato un vuoto profondo nella Chiesa cattolica e nel cuore di milioni di fedeli in tutto il mondo. La notizia, giunta nelle prime ore del mattino, ha immediatamente sollevato interrogativi sulle reali cause del decesso del Pontefice.
Tra indiscrezioni, ipotesi mediche e attesa della nota ufficiale della Santa Sede, il quadro che emerge è quello di una morte improvvisa, probabilmente dovuta a un ictus, dopo mesi segnati da una salute precaria e da una lunga convalescenza.
Negli ultimi mesi della sua vita, Papa Francesco aveva affrontato una serie di problemi di salute che avevano preoccupato non solo il Vaticano, ma anche il mondo intero. Dopo essere stato ricoverato per 38 giorni al Policlinico Gemelli a causa di una polmonite bilaterale, il Pontefice era stato dimesso e aveva proseguito la convalescenza nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano.
Durante il ricovero, aveva dovuto affrontare anche complicazioni dovute a una bronchite mal curata, che aveva richiesto l’uso di ventilazione meccanica e ossigenoterapia.
Nonostante le difficoltà, Papa Francesco aveva continuato a svolgere, per quanto possibile, il suo ministero. Solo il giorno prima della morte, aveva impartito la tradizionale benedizione “Urbi et Orbi” dalla loggia della Basilica di San Pietro, apparendo affaticato ma determinato a non mancare a un appuntamento tanto sentito dai fedeli.
Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, Papa Francesco è morto alle 7:35 del 21 aprile 2025 nella sua residenza di Santa Marta, nel sonno. L’annuncio è stato dato dal cardinale Kevin Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, che ha comunicato: “Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre”.
La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo, suscitando reazioni di cordoglio e lutto sia in Italia che all’estero, con la proclamazione di giorni di lutto nazionale in Argentina e Spagna.
Fin dalle prime ore dopo la morte del Papa, si sono rincorse diverse ipotesi sulle cause del decesso. Le prime indiscrezioni provenienti dal Vaticano e rilanciate da testate autorevoli come il Corriere della Sera, indicano che la causa più probabile sia stata un ictus, ovvero un evento acuto di natura cerebrale. Alcune fonti parlano esplicitamente di emorragia cerebrale, escludendo complicazioni respiratorie acute come causa diretta della morte.
Fonti mediche citate da Adnkronos sottolineano che i polmoni di Papa Francesco, al momento del decesso, non mostravano segni di criticità tali da giustificare una crisi respiratoria fatale. Questo dato sembra allontanare l’ipotesi di una morte dovuta a insufficienza respiratoria acuta, nonostante la lunga degenza per polmonite bilaterale nei mesi precedenti.
Il quadro clinico di Papa Francesco era comunque complesso. L’età avanzata (88 anni), la recente polmonite bilaterale e le condizioni generali di salute precarie avevano certamente indebolito il Pontefice, rendendolo più vulnerabile a eventi acuti come un ictus o un arresto cardiaco.
Secondo il pneumologo Micheletto, l’insufficienza respiratoria aveva già compromesso il cuore del Papa, aumentando il rischio di complicanze fatali. Tuttavia, la morte sarebbe sopraggiunta in modo improvviso e inaspettato, senza segnali premonitori evidenti nelle ore immediatamente precedenti.
Al momento, la Santa Sede non ha ancora diffuso una nota ufficiale definitiva sulla causa della morte, ma tutte le principali fonti vaticane e giornalistiche convergono sull’ipotesi dell’ictus come evento scatenante. La procedura prevede che questa sera, alle ore 20, si svolga il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara, presieduto dal cardinale Camerlengo nella Cappella di Santa Marta, come stabilito dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
La morte di Papa Francesco ha suscitato un’ondata di commozione in tutto il mondo. Il presidente argentino Javier Milei ha proclamato sette giorni di lutto nazionale, mentre il presidente italiano Sergio Mattarella ha ricordato il Pontefice come “un punto di riferimento” per il Paese e per la Chiesa universale. Innumerevoli i messaggi di cordoglio giunti da leader religiosi, politici e semplici fedeli, che hanno voluto rendere omaggio a un Papa che ha saputo incarnare i valori del Vangelo con umiltà, coraggio e attenzione agli ultimi.