La retribuzione delle festività è un diritto fondamentale per tutti i lavoratori, sancito da precise normative legislative e contrattuali.
Come viene regolato il trattamento economico delle festività di aprile 2025 in busta paga? Tra Pasqua, Pasquetta e Festa della Liberazione, in questo articolo, vedremo nel dettaglio le leggi e i contratti collettivi che disciplinano il trattamento delle festività, fornendo una guida chiara e aggiornata per comprendere i diritti dei lavoratori e gli obblighi dei datori di lavoro.
La disciplina delle festività retribuite in Italia è regolata dalla Legge n. 260 /1949, modificata dalla Legge n. 90/1954, che stabilisce le festività nazionali e infrasettimanali.
Inoltre, i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) possono prevedere disposizioni specifiche per ciascun settore.
La normativa distingue:
Il trattamento economico delle festività dipende dal giorno in cui cadono. Se la festività è un giorno lavorativo, il lavoratore riceve la normale retribuzione. Al contrario, se la festività cade in un giorno di riposo o non lavorativo, il lavoratore ha diritto a un'ulteriore retribuzione pari a un giorno di lavoro.
Alcune festività di aprile prevedono una retribuzione in busta paga.
Si tratta di:
Vi starete domandando il perché il giorno di Pasqua non è stato incluso nella lista. La risposta è molto semplice: si tratta di un giorno che, come noto, cade sempre di domenica e per questo motivo è già festivo. Proprio per questa ragione, il lavoratore dipendente ha diritto alla retribuzione anche per la festività di Pasqua.
Le date delle festività possono variare in base a disposizioni locali, settoriali o ancora alle specifiche previsioni del proprio CCNL.
In Italia, la retribuzione per le festività è un diritto riconosciuto a tutti i lavoratori, regolato da precise norme legislative e disposizioni contrattuali.
Se un lavoratore lavora durante una giornata festiva, di solito ha diritto a una maggiorazione sulla retribuzione o a un riposo compensativo. Questa regola si applica a qualsiasi festività e, di conseguenza, sono inclusi anche il giorno di Pasquetta e il 25 aprile, festa della Liberazione.
Le due presentano le seguenti particolarità:
La festività di Pasqua, pur essendo sempre coincidente con la domenica, non comporta quote aggiuntive della retribuzione. In ogni caso, è bene verificare la disciplina della propria contrattazione collettiva di riferimento, che può prevedere una diversa disciplina.
Il trattamento delle festività si estende anche al giorno successivo alla festività stessa. Un esempio di questo è il giorno di Pasquetta, che è a tutti gli effetti un giorno festivo e gode delle stesse tutele previste per le festività principali.
Inoltre, i contratti collettivi nazionali di lavoro possono prevedere condizioni più favorevoli rispetto a quelle stabilite dalla normativa nazionale, ma mai inferiori.