L’esenzione dal ticket sanitario rappresenta un punto di incontro fondamentale tra le politiche pubbliche e le necessità dei cittadini. In un contesto di crescente difficoltà economica, in cui l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, il sistema sanitario può svolgere un ruolo determinante nel garantire l’accesso alle cure. Dalla spesa quotidiana alla visita medica, infatti, ogni aspetto della vita sembra ormai "costare di più". In questo scenario, i redditi familiari non bastano sempre a coprire tutte le spese. È proprio in questi casi che lo Stato deve intervenire per assicurare l'accesso ai servizi essenziali, come la salute.
Il governo Meloni ha recentemente aggiornato i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e ha uniformato il costo del ticket sanitario in tutte le regioni italiane. Dal 1° gennaio 2025, è entrata in vigore l'unificazione delle tariffe per visite ed esami diagnostici, insieme all'introduzione di nuove prestazioni gratuite garantite dal Servizio Sanitario Nazionale.
Esenzione dal ticket: le prestazioni per tutti, come stabilito dalla legge
Come riportato dal Ministero della Salute, l’esenzione dal ticket sanitario è disciplinata dall’articolo 8, comma 16, della Legge 24 dicembre 1993, n. 537, che stabilisce:
A decorrere dal 1° gennaio 1995, sono esentati dalla partecipazione alla spesa sanitaria di cui ai commi 14 e 15 i cittadini di età inferiore a sei anni e di età superiore a sessantacinque anni, appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo riferito all’anno precedente non superiore alle disposizioni normative vigenti.
Prestazioni gratuite per tutti: cosa prevede la normativa, oltre al reddito
È importante chiarirlo subito: accanto alle disposizioni normative nazionali, le Regioni hanno la possibilità di introdurre specifiche regole in base alle proprie esigenze sanitarie e organizzative. Tuttavia, esistono prestazioni e servizi che sono garantiti gratuitamente a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito dichiarato nell’anno precedente.
In particolare, si tratta di una serie di prestazioni essenziali e programmi di prevenzione che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ecco quali sono:
- screening oncologici e programmi di prevenzione collettiva: sono esenti dal ticket sanitario gli esami per la diagnosi precoce di alcuni tumori, tra cui:
- mammografia per il tumore della mammella;
- AP test per il tumore della cervice uterina;
- ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon-retto;
- prestazioni obbligatorie per la tutela della salute collettiva, come ad esempio le vaccinazioni pubbliche;
- prestazioni del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta;
- trattamenti e prestazioni durante il ricovero ospedaliero, comprese interventi chirurgici, esami, terapie e così via;
- fornitura di alimenti e dispositivi medici per condizioni specifiche, come gli alimenti senza glutine per i celiaci o i dispositivi per il monitoraggio della glicemia nei pazienti diabetici (aghi, strisce reattive, lancette, ecc.);
- protesi, ortesi e ausili tecnologici per persone con disabilità.
Nuove tariffe: quanto costano le principali prestazioni
Come riportato da Altroconsumo.it, con l’introduzione delle nuove tariffe nazionali, alcune prestazioni sanitarie hanno subito variazioni di prezzo. Nell’ambito della riforma del sistema sanitario, il governo ha previsto un riordino dei costi con l’obiettivo di rendere le cure più accessibili a tutti, indipendentemente dal reddito.
Di seguito riportiamo alcuni esempi indicativi di prestazioni ambulatoriali soggette a ticket (salvo esenzione) in vigore dal 1° gennaio 2025:
- visita specialistica: 25 euro (media nazionale);
- visita di controllo: 17,90 euro;
- elettrocardiogramma: 11,60 euro;
- radiografia del torace: 15,45 euro;
- ecografia dell’addome inferiore: 37,80 euro.
Chi ha diritto all’esenzione: requisiti e codici
È fondamentale sapere che l’esenzione dal ticket sanitario non dipende esclusivamente dal reddito, ma può variare anche in base all’età, alla condizione lavorativa o allo stato di salute. Le esenzioni principali sono regolate da codici specifici che identificano la tipologia del diritto.
In generale, i principali codici di esenzione attualmente in vigore sono i seguenti:
- codice E01: per i minori di 6 anni e i cittadini con un’età pari o superiore a 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito non superiore a 36.151,98 euro (ad esempio, questo è il limite adottato dall’ASL Umbria1; può variare leggermente in base alle indicazioni regionali);
- codice E02: per i disoccupati incluso i familiari a carico, con un reddito personale annuo non superiore a 8.263,31 euro, che sale a 11.362,05 euro se coniugati, con un’aggiunta di 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- codice E03: per i percettori dell’assegno sociale;
- codice E04: per i titolari di pensione minima con reddito annuo non superiore a 8.263,31 euro; il limite sale a 11.362,05 euro se coniugati, con l’aggiunta di 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- codice bianco al Pronto Soccorso: per l’accesso improprio al pronto soccorso in condizioni di non urgenza, viene richiesto il pagamento del ticket, salvo esonero o altre condizioni.
Domande frequenti sull’esenzione dal ticket sanitario 2025
- Perché l’esenzione dal ticket sanitario è così importante oggi? In un periodo di difficoltà economica generalizzata, l’esenzione garantisce l’accesso alle cure anche a chi ha redditi bassi o è in situazioni di fragilità. Lo Stato interviene per assicurare servizi sanitari essenziali e tutelare la salute pubblica.
- Cosa cambia dal 1° gennaio 2025 per le tariffe sanitarie? Dal 2025, le tariffe per visite ed esami saranno uniformate in tutta Italia. Ad esempio, una visita specialistica costerà 25 euro, mentre un’ecografia dell’addome inferiore costerà 37,80 euro, salvo esenzioni.
- Quali prestazioni sanitarie sono gratuite per tutti, indipendentemente dal reddito? Alcuni servizi essenziali rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e sono sempre gratuiti. Tra questi: screening oncologici, vaccinazioni, visite del medico di base e del pediatra, ricoveri ospedalieri, dispositivi per diabetici e alimenti per celiaci.