14 Apr, 2025 - 21:26

Pensione anticipata: come ricevere fino a 1.500€ al mese tra i 63 e i 67 anni

Pensione anticipata: come ricevere fino a 1.500€ al mese tra i 63 e i 67 anni

Quando e come si può ricevere una pensione fino a 1.500 euro al mese tra i 63 e i 67 anni? Per chi desidera lasciare il lavoro prima dei 70 anni, l’Ape Sociale rappresenta una soluzione concreta e vantaggiosa. Questa misura consente, a chi soddisfa determinati requisiti, di ottenere un'indennità mensile fino a 1.500 euro lordi, fungendo da ponte verso la pensione di vecchiaia.

Tuttavia, non si tratta di un’opportunità accessibile a tutti: l’accesso è riservato a specifiche categorie di lavoratori e dipende dal soddisfacimento di condizioni precise. A differenza della pensione di vecchiaia o della pensione anticipata ordinaria, l’Ape Sociale richiede un’età minima più bassa e un montante contributivo ridotto. Vediamo ora nel dettaglio i requisiti per ottenerla.

Pensione fino a 1.500 € al mese tra i 63 e i 67 anni: scopri se rientri tra gli aventi diritto

L’Ape Sociale è stata regolamentata dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della Legge di Bilancio 2017. Prevede il riconoscimento di un’indennità, dal valore massimo di 1.500 euro lordi al mese, erogata fino al compimento dei 67 anni, età prevista per la pensione di vecchiaia, oppure fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata ordinaria, ovvero 41 anni (per i lavoratori precoci) o 42 anni e 10 mesi di contribuzione (41 anni e 10 mesi per le donne), a prescindere dall’età.

I requisiti d’accesso consentono, per alcune categorie di beneficiari, di ottenere una rendita mensile già a partire dai 63 anni e 5 mesi, con almeno 30 o 36 anni di contributi. La differenza contributiva dipende dalla categoria di appartenenza, come previsto dall’articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335.

Possono accedere all’anticipo pensionistico i disoccupati, gli invalidi, i caregiver e i lavoratori impegnati in mansioni gravose. Per le lavoratrici madri, è previsto uno sconto contributivo di uno o due anni, a seconda del numero di figli.

Chi può beneficiarne e quali sono i requisiti anagrafici e contributivi?

Dall’analisi dei requisiti disposti dall’INPS, emerge che, una volta compiuti 63 anni e 5 mesi, alcune categorie di lavoratori possono accedere all’Ape Sociale. Tuttavia, l’aspetto più interessante riguarda le caratteristiche specifiche dei beneficiari.

Per i disoccupati, è richiesto un montante contributivo minimo di 30 anni e la conclusione della fruizione della NASpI o della DIS-COLL.
Nel caso dei caregiver, ovvero coloro che assistono un familiare con handicap grave, è necessario dimostrare un’attività di assistenza continuativa da almeno sei mesi al momento della domanda.

Per i lavoratori con invalidità civile, è richiesto il riconoscimento di almeno il 74% da parte della Commissione medica ASL-INPS, oltre a 30 anni di contributi.

Diverso è il discorso per chi svolge mansioni gravose: in questo caso, sono necessari almeno 36 anni di contribuzione e l’effettivo svolgimento di tali attività per almeno sei anni negli ultimi sette, oppure per sette anni negli ultimi dieci.

Quanto dura e quanto ammonta l’indennità?

Il primo limite dell’Ape Sociale è che l’anticipo pensionistico viene riconosciuto esclusivamente per 12 mensilità, senza la possibilità di includere la tredicesima o la quattordicesima.

Inoltre, si riceve l'indennità mensile fino al compimento dei 67 anni, momento in cui si diventa titolari della pensione diretta. Prima di questa età, l’Ape Sociale è puramente un’indennità che consente di ricevere un importo fino a 1.500 euro lordi al mese, ma senza gli altri diritti legati alla pensione ordinaria.

Un altro punto di debolezza è l’assenza di rivalutazione dell’assegno, che resta fisso, e l’impossibilità di chiedere l’integrazione al minimo. Inoltre, l’indennità non è reversibile in caso di decesso del titolare, il che significa che non può essere ereditata dagli eredi.

A questo si aggiunge l’assenza di contribuzione figurativa durante il periodo di fruizione dell’Ape Sociale, che quindi non aumenta l’anzianità contributiva ai fini del calcolo della pensione futura.

In conclusione, sebbene sia possibile ritirarsi dal lavoro già a 63 anni e 5 mesi, tutti i diritti relativi alla pensione ordinaria si ottengono solo al compimento dei 67 anni o al perfezionamento dei requisiti per la pensione anticipata ordinaria. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla pagina ufficiale dell’INPS.

Come accedere all'Ape Sociale e ottenere fino a 1.500 € al mese

  1. Cos'è l'Ape Sociale? È un'indennità mensile fino a 1.500 euro lordi, che consente di andare in pensione prima dei 70 anni, fungendo da ponte verso la pensione di vecchiaia.
  2. Quali sono i requisiti per accedere? È necessario aver compiuto 63 anni e 5 mesi, con almeno 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria di appartenenza.
  3. Chi può beneficiarne? Possono accedere disoccupati, invalidi, caregiver e lavoratori con mansioni gravose.
  4. Quanto dura e quanto ammonta l'indennità? L'indennità dura 12 mesi, fino al compimento dei 67 anni o al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata, con un importo massimo di 1.500 euro lordi al mese.
  5. Ci sono limitazioni? L'indennità non è rivalutata, non è ereditabile e non contribuisce ad aumentare l'anzianità contributiva per la pensione futura.
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