Lucia Aleotti è una delle figure più influenti dell’industria farmaceutica italiana, protagonista di una storia imprenditoriale che unisce tradizione familiare, innovazione e una forte vocazione internazionale. Di seguito, un approfondimento su età, origini, vita privata e carriera di questa riservata ma determinata leader.
Lucia Aleotti è nata nel 1966, quindi nel 2025 compie 59 anni. Le sue radici affondano in una famiglia profondamente legata sia a Firenze che alla Liguria: la madre, di origine genovese, ha trasmesso a Lucia e al fratello Alberto Giovanni valori di sobrietà, riservatezza e attenzione al sociale. La famiglia Aleotti è nota per la sua discrezione e per uno stile di vita lontano dai riflettori, nonostante la posizione di vertice nel più grande gruppo farmaceutico italiano, Menarini.
La vita privata di Lucia Aleotti è protetta da una rigorosa riservatezza. È sposata e ha due figli. Il marito, come lei, preferisce mantenere un profilo basso e non compare mai nelle cronache mondane. La famiglia Aleotti conduce una vita semplice: Lucia trascorre spesso le vacanze nella villa di famiglia a Lerici e, fino a pochi anni fa, viaggiava d’estate in camper con marito e figli, lontano da ogni ostentazione. La quotidianità è scandita da rituali familiari, come il pranzo con la madre e il fratello, a testimonianza di un forte legame familiare.
Lucia Aleotti si laurea con lode in Economia all’Università di Firenze nel 1991, con una tesi sul diritto brevettuale farmaceutico. L’anno successivo entra in Menarini come assistente del padre Alberto, allora amministratore unico del gruppo. Nel 1993, con la creazione di A. Menarini Industrie Sud a L’Aquila, assume il ruolo di amministratore unico e inizia a ricoprire incarichi di responsabilità anche in diverse società estere del gruppo.
Nel 2001 entra nel Consiglio di Amministrazione della capogruppo A. Menarini I.F.R. insieme al fratello Alberto Giovanni. Nel 2011 diventa vicepresidente e nel 2013 viene nominata presidente, carica che mantiene fino al 2018, quando la presidenza passa a Eric Cornut, segnando l’avvio di una governance sempre più internazionale. Dal 2023 è presidente di Pharmafin, la holding di controllo del gruppo.
Sotto la sua guida, Menarini ha rafforzato la propria presenza globale, con acquisizioni strategiche come quella di Silicon Biosystems, specializzata in diagnostica oncologica, e Stemline Therapeutics, che ha segnato l’ingresso nel mercato farmaceutico oncologico statunitense. Oggi il gruppo è presente in 140 Paesi, con 18 stabilimenti produttivi, 9 centri di ricerca e oltre 17.800 dipendenti, e un fatturato che nel 2022 ha superato i 4 miliardi di euro.