Una ferma condanna all'attacco russo a Sumy, in Ucraina, avvenuto nella giornata di ieri, 13 aprile 2025. Giuseppe Conte ha parlato di quanto accaduto nell'est dell'Europa e ha condannato l'azione del Cremlino contro il centro abitato: il leader dei pentastellati non si è limitato a esprimere parole contro la Russia ma anche contro chi, nell’ultimo anno e mezzo, non ha detto nulla su quanto accade in Medio Oriente.
Chi ha attaccato il presidente dei Cinque Stelle? Sicuramente si tratta di parole di condanna nei confronti del centrodestra e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Forse il leader dei pentastellati si riferiva anche al leader di Azione, Carlo Calenda, divenuto suo avversario politico dopo il congresso del suo partito, nel quale lo ha attaccato.
Il leader dei pentastellati sottolinea quanto sia ipocrita non mantenere una linea coerente sia per la guerra in Ucraina che in Medio Oriente. Negli scorsi giorni Giuseppe Conte ha organizzato una piazza imponente contro il riarmo e la guerra.
Il Movimento Cinque Stelle e Giuseppe Conte hanno condannato l'attacco russo a Sumy. Nella giornata di oggi, 14 aprile 2025, il leader pentastellato ha incontrato il segretario della Cgil Maurizio Landini e ha parlato – tra i tanti argomenti – del referendum sulla cittadinanza e sul lavoro.
#Conte: "#Sumy è stata una strage orrenda, calpesta il diritto internazionale e umanitario" pic.twitter.com/BTkIk1p0cG
— Tag24 (@Tag24news) April 14, 2025
Il presidente del Movimento Cinque Stelle ha ribadito che l'attacco sferrato da Mosca al centro abitato ucraino è un'azione orribile, ma invita anche a riflettere su tutti quegli esponenti del governo che non hanno mai speso parole di condanna nei confronti di quanto sta accadendo a Gaza:
Assieme a Conte hanno commentato la strage della Domenica delle Palme anche i capigruppo delle commissioni Esteri di Camera e Senato, Francesco Silvestri e Bruno Marton:
Nella giornata di ieri, Domenica delle Palme, la città ucraina di Sumy è stata colpita da un devastante attacco missilistico russo. Due missili balistici Iskander-M sono stati lanciati sul centro abitato, uccidendo almeno una trentina di persone, tra cui due bambini. Almeno 117 persone sono rimaste ferite, inclusi 15 minorenni. Le esplosioni hanno distrutto un filobus e danneggiato abitazioni, tra cui il centro congressi dell'università statale.
Le autorità ucraine hanno denunciato l'uso di munizioni a grappolo, vietate in molte convenzioni internazionali, e hanno definito l'attacco un atto deliberato di terrorismo. Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato l'ex presidente USA Donald Trump a visitare Sumy per vedere con i propri occhi la devastazione. La Russia ha affermato di aver colpito un obiettivo militare, ma le vittime civili e la tempistica dell'attacco hanno sollevato forti condanne internazionali, con l'Unione Europea che ha definito l'azione un crimine di guerra.
Diverse le personalità politiche che hanno condannato l'attacco russo avvenuto nella giornata di ieri, tra tutte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha anche chiesto che vengano adottate misure forti contro quanto accaduto nell'Est Europa. L'inviato speciale degli USA, Kellogg, ha detto che la Russia ha superato ogni limite di decenza.