14 Apr, 2025 - 19:53

TARI e casa 2025: il proprietario deve pagare? Spiegazione chiara della legge

TARI e casa 2025: il proprietario deve pagare? Spiegazione chiara della legge

In molti casi, il vero punto di rottura tra proprietario e inquilino è la TARI. Non si tratta solo di un disguido, ma di una questione che può generare conflitti difficili da risolvere. La tassa sui rifiuti diventa, infatti, un elemento centrale, capace di creare fraintendimenti e tensioni se non gestita correttamente. Comprendere chi è tenuto a pagarla è fondamentale per evitare incomprensioni, soprattutto quando le circostanze cambiano e i contesti sono diversi. È quindi importante fare chiarezza su chi, tra inquilino e proprietario, debba farsi carico della tassa sui rifiuti, al fine di evitare conflitti legati a una questione che, se non ben compresa, può portare a disagi.

TARI e casa 2025: normativa

La tassa sui rifiuti (TARI) viene pagata per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed è regolamentata dall'articolo 1, comma 642, della Legge n. 147/2013 (Legge di Stabilità 2014). La normativa prevede che il tributo, in quanto tale, deve essere pagato da chiunque possieda (proprietario) o detenga (inquilino), a qualsiasi titolo, un immobile o aree scoperte che possono contribuire alla produzione di rifiuti urbani.

Cosa succede se il contratto è inferiore a sei mesi?

Non bisogna mai dimenticare le regole normative: a volte vivere in affitto non porta direttamente al pagamento della TARI. Come spiegato da laleggepertutti.it, la responsabilità del pagamento del tributo è condizionata dalla durata del contratto di locazione, in particolare:

  • se il contratto di locazione risulta superiore a sei mesi, l’inquilino deve farsi carico del tributo, come utilizzatore diretto della casa;
  • se, invece, il periodo di locazione risulta non superiore a 6 mesi, la tassa deve essere regolarizzata dal proprietario dell'immobile, salvo clausola contraria.

Essere affittuario di una casa, infatti, non comporta direttamente il pagamento della tassa se la durata della locazione non supera i sei mesi. In questo caso, come previsto dall'articolo 1, comma 643, della Legge n. 147/2013, la responsabilità del pagamento del tributo ricade sul proprietario dell’immobile, se non diversamente pattuito con accordi tra le parti.

Il proprietario è responsabile se l'inquilino non paga?

No, il proprietario non è obbligato al pagamento se l'inquilino non regolarizza il tributo. In questo caso, il Comune potrà rivalersi direttamente sull’inquilino e potrà quindi richiedere il pagamento, anche tramite azioni legali o riscossione forzata.

L’attuale normativa prevede che, se un inquilino non paga la TARI, il Comune non può pretendere il pagamento dal proprietario, ma dovrà chiedere i soldi direttamente all’inquilino.

A incidere sulla responsabilità del pagamento resta sempre la durata del contratto, maggiore o superiore di sei mesi. 

Cosa succede se il Comune notifica l’atto di pagamento al proprietario?

Se il Comune, per errore, manda un avviso di pagamento al proprietario invece che all’inquilino, è necessario verificare se:

  • il contratto di locazione è superiore a 6 mesi;
  • l’inquilino ha effettivamente occupato l’immobile.

Allora il proprietario può contestare l’atto, adducendo che:

  • non è lui il soggetto passivo del tributo, in quanto l’immobile era occupato da un inquilino tenuto al pagamento secondo legge.

Che ruolo ha la residenza anagrafica nel pagamento della TARI?

Non bisogna mai dimenticare che, per legge, la tassa sui rifiuti è dovuta da chiunque possieda o detenga un immobile, a qualsiasi titolo. Questo significa che l’assenza della residenza anagrafica non esonera l’inquilino dall’obbligo di pagamento: ciò che conta è l’occupazione o la detenzione dell’immobile, non la registrazione anagrafica.

Allo stesso modo, la presenza della residenza non determina automaticamente il pagamento della TARI, ma può rappresentare un indizio — una presunzione — di occupazione. In caso di contestazioni, è sempre possibile fornire prove concrete che dimostrino la reale situazione di fatto, come la data di effettivo ingresso o uscita dall’immobile.

TARI e responsabilità di pagamento

  • Responsabilità del pagamento della TARI: la TARI è dovuta da chi possiede o detiene l’immobile. Se il contratto di locazione supera i sei mesi, è l’inquilino a doverla pagare, mentre per contratti più brevi la responsabilità ricade sul proprietario, salvo diversi accordi.
  • Inquilino moroso: se l'inquilino non paga la TARI, il proprietario non è obbligato a saldare il tributo. Il Comune può rivalersi direttamente sull’inquilino per il pagamento.
  • Residenza anagrafica: la residenza non influisce sul pagamento della TARI. È l’effettiva occupazione dell’immobile che determina l'obbligo, non la registrazione anagrafica.
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