14 Apr, 2025 - 18:16

Pensione anticipata a 51 o 56 anni: è possibile! Chi può andarci, requisiti e come funziona

Pensione anticipata a 51 o 56 anni: è possibile! Chi può andarci, requisiti e come funziona

La pensione anticipata si porta la nomea di essere poco conveniente, in alcuni casi, ma soprattutto poco accessibile, considerando i requisiti che diventano, anno dopo anno, sempre più stringenti.

Esiste una particolare forma di pensione anticipata, con requisiti completamente diversi e soprattutto ridotti, rispetto a quelli previsti solitamente.

Non è rivolta a tutti, ma solo a una specifica categoria di lavoratori: chi rientra può andare in pensione tra i 51 e i 56 anni.

In questo articolo, vedremo a chi è rivolta, i requisiti necessari e come accedervi.

Chi può accedere alla pensione anticipata a 51 o 56 anni

La pensione anticipata a 51 o 56 anni (in base ai casi) è un’ottima opportunità da cogliere al volo. Si tratta, però, di una possibilità per pochi, per una piccola parte di lavoratori. Infatti, possono accedervi i portatori di handicap con percentuale di invalidità di almeno l’80%.

Prevista dal decreto Amato, la pensione anticipata di invalidità permettere ai lavoratori appartenenti alle categorie protette di andare in pensione con almeno 20 anni di contributi, a 61 anni gli uomini e 56 anni le donne.

Questi requisiti, già molto convenienti, si riducono ulteriormente se l’invalido è non vedente: in questo caso, i requisiti sono pari a 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne.

In entrambi i casi, quindi, la pensione permette di un anticipo considerevole rispetto all’età per la pensione di vecchiaia, accessibile a 67 anni d’età.

Come funziona la pensione con deroga Amato

Ho appena detto che per accedere alla pensione anticipata di invalidità occorre avere una storia contributiva di almeno 20 anni.

Anche in questo caso, però, esiste uno sconto di 5 anni. I lavoratori che beneficiano di una delle tre deroghe della legge Amato possono andare in pensione con soli 15 anni di contributi versati.

Considerando che si tratta di deroghe di una legge del 1992, ed esistono tutt’oggi, è bene approfittarne finché sono ancora in vigore.

I requisiti necessari sono i seguenti:

  • 15 anni di contributi prima del 1992;
  • Autorizzazione al versamento di contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
  • Almeno 25 anni di versamenti, di cui 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo o che non coprono le intere 52 settimane per l’annualità.

La pensione anticipata per i lavoratori con invalidità pari o superiore all’80% e per i non vedenti è un beneficio riconosciuto esclusivamente ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’Inps, con l’esclusione delle gestioni speciali dedicate ai lavoratori autonomi.

Sono esclusi i lavoratori:

  • Iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • I lavoratori dipendenti del settore pubblico;
  • I lavoratori autonomi.

Quali requisiti per accedere alla pensione anticipata

Il riconoscimento dello stato di invalidità è uno degli aspetti cruciali per l’accesso alla pensione anticipata, così come la stessa percentuale di handicap che non deve essere inferiore all’80%.

L’Inps, infatti, è chiamato a valutare le attitudini, la capacità e le mansioni del lavoratore. Gli eventuali riconoscimenti dello stato di handicap rilasciati da enti diversi dall’Inps non sono vincolanti ai fini del riconoscimento dell’invalidità previdenziale o pensionabile.

Per accedere alla pensione di invalidità anticipata è previsto un periodo di attesa di 12 mesi (finestra mobile) dal momento in cui vengono maturati tutti i requisiti previsti. Solo dopo questo intervallo verrà erogato il primo assegno previdenziale.

L’importo della pensione viene calcolato utilizzando gli stessi criteri previsti per la pensione di vecchiaia Inps, ossia con il sistema retributivo, contributivo o misto, a seconda dell’anzianità contributiva maturata. Non sono previste penalizzazioni sull’importo dell’assegno per effetto dell’anticipo.

I punti salienti

  • Accesso anticipato alla pensione per invalidi gravi: i lavoratori con un'invalidità riconosciuta pari o superiore all'80% possono andare in pensione anticipata: a 56 anni le donne e a 61 anni gli uomini. Per i non vedenti, l’età scende ulteriormente: 51 anni per le donne, 56 per gli uomini.
  • Possibilità di pensionamento con soli 15 anni di contributi: grazie alle deroghe previste dalla Legge Amato, alcuni lavoratori possono accedere alla pensione con 15 anni di contributi, anziché 20, se rispettano almeno uno dei seguenti requisiti.
  • Limitazioni e ambito di applicazione: questo trattamento è riservato esclusivamente ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’INPS. Sono esclusi i lavoratori autonomi iscritti a gestioni speciali e i dipendenti pubblici.
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