La pensione anticipata si porta la nomea di essere poco conveniente, in alcuni casi, ma soprattutto poco accessibile, considerando i requisiti che diventano, anno dopo anno, sempre più stringenti.
Esiste una particolare forma di pensione anticipata, con requisiti completamente diversi e soprattutto ridotti, rispetto a quelli previsti solitamente.
Non è rivolta a tutti, ma solo a una specifica categoria di lavoratori: chi rientra può andare in pensione tra i 51 e i 56 anni.
In questo articolo, vedremo a chi è rivolta, i requisiti necessari e come accedervi.
La pensione anticipata a 51 o 56 anni (in base ai casi) è un’ottima opportunità da cogliere al volo. Si tratta, però, di una possibilità per pochi, per una piccola parte di lavoratori. Infatti, possono accedervi i portatori di handicap con percentuale di invalidità di almeno l’80%.
Prevista dal decreto Amato, la pensione anticipata di invalidità permettere ai lavoratori appartenenti alle categorie protette di andare in pensione con almeno 20 anni di contributi, a 61 anni gli uomini e 56 anni le donne.
Questi requisiti, già molto convenienti, si riducono ulteriormente se l’invalido è non vedente: in questo caso, i requisiti sono pari a 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne.
In entrambi i casi, quindi, la pensione permette di un anticipo considerevole rispetto all’età per la pensione di vecchiaia, accessibile a 67 anni d’età.
Ho appena detto che per accedere alla pensione anticipata di invalidità occorre avere una storia contributiva di almeno 20 anni.
Anche in questo caso, però, esiste uno sconto di 5 anni. I lavoratori che beneficiano di una delle tre deroghe della legge Amato possono andare in pensione con soli 15 anni di contributi versati.
Considerando che si tratta di deroghe di una legge del 1992, ed esistono tutt’oggi, è bene approfittarne finché sono ancora in vigore.
I requisiti necessari sono i seguenti:
La pensione anticipata per i lavoratori con invalidità pari o superiore all’80% e per i non vedenti è un beneficio riconosciuto esclusivamente ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’Inps, con l’esclusione delle gestioni speciali dedicate ai lavoratori autonomi.
Sono esclusi i lavoratori:
Il riconoscimento dello stato di invalidità è uno degli aspetti cruciali per l’accesso alla pensione anticipata, così come la stessa percentuale di handicap che non deve essere inferiore all’80%.
L’Inps, infatti, è chiamato a valutare le attitudini, la capacità e le mansioni del lavoratore. Gli eventuali riconoscimenti dello stato di handicap rilasciati da enti diversi dall’Inps non sono vincolanti ai fini del riconoscimento dell’invalidità previdenziale o pensionabile.
Per accedere alla pensione di invalidità anticipata è previsto un periodo di attesa di 12 mesi (finestra mobile) dal momento in cui vengono maturati tutti i requisiti previsti. Solo dopo questo intervallo verrà erogato il primo assegno previdenziale.
L’importo della pensione viene calcolato utilizzando gli stessi criteri previsti per la pensione di vecchiaia Inps, ossia con il sistema retributivo, contributivo o misto, a seconda dell’anzianità contributiva maturata. Non sono previste penalizzazioni sull’importo dell’assegno per effetto dell’anticipo.