All'interno della riforma della Giustizia cui sta lavorando il ministro Carlo Nordio ci sarà anche il via libera al diritto al sesso dei detenuti. In questo modo, l'Italia sarà allineata ai pochissimi Paesi, essenzialmente quelli scandinavi, che già lo garantiscono.
Sta di fatto che anche davanti a questa scelta del Guardasigilli non si placano affatto gli attacchi dell'opposizione. Niente: nemmeno il sesso mette d'accordo tutti. Nemmeno l'umanizzazione delle carceri. Così, Nordio, che è nato a Treviso 78 anni fa, ha dovuto prendersi dell'ubriacone. Del resto è un veneto, quindi l'invettiva scatta automaticamente.
E comunque: a proposito della scelta di concedere ai detenuti il diritto all'affettività e al sesso, Nordio, con una dichiarazione resa a Il Giornale, l'ha messa così:
E comunque: probabilmente per questo, ieri, stando a Hoara Borselli de Il Giornale, il ministro Nordio era particolarmente di buon umore. "Eppure - ha scritto la giornalista - aveva appena ricevuto diversi attacchi: quello del consigliere renziano del Csm Ernesto Carbone, quello consueto di Travaglio, costruiti sull'idea che Nordio, essendo veneto, beva molto".
La stessa cronista ha ricordato che lo stereotipo fu utilizzato da Corrado Augias e che "tanti anni fa i comunisti utilizzarono lo schemino contro Giuseppe Saragat" (anche se l'ex Presidente della Repubblica era nato a Torino).
E comunque: come ha reagito il ministro davanti all'accusa di alzare il gomito? Sostanzialmente, con un'alzata di spalle, una battuta. E questa constatazione:
Hoara Borselli, nel suo pezzo pubblicato oggi da Il Giornale, non ha fatto in tempo ad inserire quest'intervento tratto da "In altre parole" di Massimo Gramellini andato in onda su La7 sabato 12 aprile del capo della Procura di Napoli Nicola Gratteri
Nicola Gratteri commenta le parole assurde di Nordio sul sovraffollamento carceri: "Colpa dei magistrati che imprigionano".
— Italia Mattanza (@IMattanza) April 13, 2025
In Altre Parole 12 aprile 2025 pic.twitter.com/2eNViuhhen
Ma ha anche svelato un retroscena emblematico. In via Arenula, sede del ministero della Giustizia, un collaboratore di Nordio si è preso la briga di catalogare tutti gli insulti che riceve il ministro:
Ma chi primeggia nella classifica dei giornali anti-Nordio? La leadership spetta al Fatto Quotidiano, seguito da Domani, La Stampa, Repubblica e L'Unità. Tutti, almeno una volta a settimana, tirano una frecciata.
Tuttavia, a fronte di questi attacchi e degli stessi insulti che lo vogliono far passare come un ubriacone, Nordio si è difeso citando il personaggio storico che lo ispira di più, vale a dire l'ex premier inglese Winston Churchill: