13 Apr, 2025 - 17:40

Albania, le parole di Ilaria Salis diventano un caso: la replica di Rampelli è durissima

Albania, le parole di Ilaria Salis diventano un caso: la replica di Rampelli è durissima

Lo scontro politico, sulla decisione del governo di trasferire in Albania i migranti irregolari, si fa sempre più acceso.

Nelle ultime ore, hanno fatto molto discutere le dichiarazioni dell’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis, che ha attaccato duramente la scelta dell’esecutivo di inviare nel CPR di Gjader 40 migranti destinatari di un decreto di espulsione.

In un post pubblicato sui suoi canali social, Salis ha definito il centro per il rimpatrio italiano in Albania “il primo campo di concentramento e deportazione extra-territoriale dell’Europa contemporanea”.

Ad alimentare ulteriormente le polemiche ha contribuito anche la diffusione di alcune immagini che mostrano i migranti con i polsi legati da fascette. Le foto hanno suscitato indignazione e proteste, soprattutto da parte delle opposizioni.

Oggi è arrivata la replica del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, che ha risposto con un duro attacco rivolto non solo a Salis, ma a tutto il centrosinistra.

Ecco cosa ha detto l’eurodeputata per scatenare il caso politico e le accuse da parte della maggioranza.

Albania, Ilaria Salis: “CPR per migranti è una prigione coloniale”

L'europarlamentare di Avs ha duramente criticato la scelta del governo Meloni di trasformare il centro di Gjader, in Albania, in un centro di permanenza per i rimpatri, ovvero, una struttura destinata al trattenimento di migranti irregolari, destinatari di un decreto di espulsione dal territorio italiano.

Lo ha definito “il primo campo di concentramento e deportazione extra-territoriale dell’Europa contemporanea”, ironizzando sul 'primato del governo'. 

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“In questa prigione coloniale viene rinchiusa quell’umanità in eccesso di cui, purtroppo, non solo le peggiori destre vogliono sbarazzarsi.”

Ha scritto Ilaria Salis sui social, dove ha parlato anche di 'propaganda razzista':

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“Se è già inaccettabile che esseri umani vengano privati della libertà senza aver commesso alcun reato, se è già inaccettabile che vengano cancellati da un territorio con la forza, oggi si aggiunge un’ulteriore violenza: alcuni di loro, per alimentare la propaganda razzista, vengono deportati all’estero. In mezzo al nulla.”

Parole che hanno aperto lo scontro con la maggioranza, che era già finita sotto attacco per la scelta di ammanettare i migranti durante le operazioni di trasferimento dall'Italia all'Albania.

Una scelta che sta continuando a sollevare aspre polemiche con l'opposizione. A riguardo, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ieri ha chiarito che l'utilizzo di fascette per bloccare i polsi dei migranti, è una prassi normale.

Rampelli: “Opposizione dalla parte dei delinquenti”

Una polemica su cui è intervenuto anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, che ha deciso di replicare in maniera altrettanto dura alle accuse del centrosinistra e alle dichiarazioni di Ilaria Salis.

Sulla questione delle manette agli immigrati clandestini, Rampelli ha accusato il centrosinistra di sollevare "una cagnara", aizzati dall'europarlamentare di Avs.
Secondo Rampelli, inoltre, le polemiche sarebbero la dimostrazione del fatto che

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 “l'opposizione è sempre e comunque dalla parte dei delinquenti.

Il vicepresidente della Camera ricorda all'opposizione che entrare illecitamente in Italia è reato e che le persone ammanettate sarebbero colpevoli di “gravi reati di violenza predatoria alle spalle, alcuni con tentato omicidio.”

Il deputato di Fratelli d'Italia, infine, accusa Ilaria Salis e il centrosinistra di mentire e di falsificare la realtà.

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“La falsificazione della realtà si chiama menzogna: ed è quello che stanno facendo lei e i suoi compagni responsabili di aver trasformato i confini italiani ed europei nel colabrodo che abbiamo visto. 

Conclude Rampelli.

Manette agli immigrati: il governo è sotto attacco

Le foto degli immigrati in manette, mentre vengono trasferiti nel CPR italiano in Albania hanno aperto un durissimo scontro tra maggioranza e opposizione.

La maggioranza – oggi Rampelli, ieri Salvini e Piantedosi – difende la misura, definita 'normale' dal ministro degli Interni, senza però riuscire a placare le accuse dell'opposizione.

Per il Movimento 5 Stelle l'utilizzo delle manette rappresenterebbe solo un tentativo da parte del governo di “coprire il fallimento Albania”. La vicepresidente Chiara Appendino lo definisce "propaganda da quattro soldi" che non risolverà l'emergenza migranti.

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“Servono solo a mettere in scena il solito teatrino della fermezza, per illudere qualche elettore.”

Per la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella, il governo sta "sdoganando la brutalità".

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“Scene orribili quelle dei migranti in manette in Albania. Pensavamo di aver archiviato per sempre certi metodi ma questo Governo sta sdoganando la brutalità”.

Dello stesso avviso, infine, anche il vicepresidente di Italia Viva, Davide Faraone, per il quale dalla vicenda dei centri in Albania:

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emerge nitidamente l’improvvisazione del governo Meloni e la sua voglia di fare propaganda più che governare e risolvere i problemi. 

Albania, lo scontro tra Salis e Rampelli in sintesi:

Ecco una sintesi in 5 punti del caso politico scoppiato attorno alle dichiarazioni di Ilaria Salis sui migranti trasferiti in Albania:

  1. Le accuse di Ilaria Salis: L'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra ha duramente criticato il trasferimento di migranti irregolari nel CPR di Gjader, in Albania, definendolo "il primo campo di concentramento e deportazione extra-territoriale dell’Europa contemporanea" e una "prigione coloniale".
  2. La risposta del governo: Il ministro dell’Interno Piantedosi ha difeso l’uso delle fascette come "prassi normale" per migranti.
  3. La replica di Rampelli: Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha replicato a Ilaria Salis e al centrosinistra. Ha accusato l'opposizione di essere dala parte dei delinquenti e ha definito le loro critiche "una cagnara".
  4. La posizione delle opposizioni: Movimento 5 Stelle, AVS, Italia Viva e altri partiti hanno condannato l’operazione in Albania, criticando la brutalità delle immagini dei migranti ammanettati e accusando il governo Meloni di fare propaganda anziché affrontare seriamente il problema migratorio.
  5. Il contesto della polemica: Le immagini dei migranti con le manette in Albania hanno acceso un dibattito politico aspro, diventando simbolo dello scontro ideologico tra governo e opposizione sul tema dei migranti e della gestione dei CPR fuori dal territorio nazionale.
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