Prosegue, tra gaffe e lapsus, la crociata del ministro Francesco Lollobrigida in difesa del vino italiano, contro i tentativi dell’Unione Europea di demonizzarne il consumo.
Dopo il controverso paragone con i presunti effetti letali dell’abuso d’acqua, risalente a qualche settimana fa, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare del governo Meloni è tornato alla carica, questa volta citando persino il Vangelo per sostenere la sua causa.
Durante il suo intervento al Vinitaly di Verona, Lollobrigida ha però confuso i miracoli di Gesù, attribuendogli anche quello – inesistente – della "moltiplicazione del vino", un lapsus che non è passato inosservato.
Le sue dichiarazioni, inevitabilmente, hanno fatto rapidamente il giro del web.
Ecco cosa ha detto il ministro Francesco Lollobrigida sul vino.
Il palco è quello del Vinitaly di Verona, il più importante appuntamento italiano ed europeo dedicato al settore vitivinicolo. A intervenire è il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Il contesto è una critica alla proposta dell’Unione Europea di introdurre etichette sanitarie sulle bottiglie di vino, simili a quelle già presenti sui pacchetti di sigarette. Queste etichette avrebbero lo scopo di informare i consumatori sui rischi per la salute associati al consumo di vino, anche quando non si tratta di abuso.
Queste invece sono le dichiarazioni del ministro Lollobrigida sul vino:
L'errore è evidente. Il ministro Lollobrigida ha fatto confusione tra due miracoli, ovvero quello che nei Vangeli è descritto come il miracolo delle 'Nozze di Cana', in cui effettivamente c'entra il vino, e quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci compiuta da Gesù sulle rive del lago di Tiberiade.
Lollobrigida nel suo intervento si riferiva, evidentemente, all'episodio delle “Nozze di Cana” narrato nel Vangelo di Giovanni. Gesù, invitato, alle nozze compì quello che è considerato il suo primo miracolo trasformando l'acqua in vino.
Un lapsus quello del ministro, che ha parlato di moltiplicazione invece di trasformazione.
Le sue parole, tuttavia, hanno immediatamente fatto il giro del web suscitando come prevedibile molti commenti ironici.
"Gioca coi fanti ma lascia stare i santi", scrive Puccini nella “Tosca”, soprattutto se non si è troppo ferrati con i testi sacri.
Il ministro Lollobrigida, tuttavia, ha intrapreso da tempo una serrata battaglia contro le politiche comunitarie nei confronti del vino, bevanda di cui l'Italia è tra i più apprezzati e rinomati produttori a livello mondiale. Non è la prima volta che la sua accalorata difesa della bevanda simbolo dell'eccellenza italiana nel modo lo porta a inciampare in qualche gaffe.
Il ministro, infatti, nel corso di un evento pubblico, affermò che anche l’acqua, se assunta in quantità eccessive, può risultare letale. Un’eventualità estremamente rara, ma comunque non del tutto da escludere.
Secondo Lollobrigida, demonizzare il consumo di vino sarebbe quindi un errore, poiché – se consumato con moderazione – non comporterebbe rischi per la salute, così come accade per qualsiasi altra bevanda o alimento, acqua compresa.
Parole che, anche in quell’occasione, suscitarono numerose polemiche.