11 Apr, 2025 - 20:00

Atti intimidatori contro Alessandro Giuli: cosa è successo al ministro della Cultura?

Atti intimidatori contro Alessandro Giuli: cosa è successo al ministro della Cultura?

Tre minacce diverse al ministro della Cultura in sette mesi. 
Alessandro Giuli ha denunciato tramite un post su Facebook un nuovo episodio di vandalismo avvenuto sotto la sua abitazione. Questa volta è stato danneggiato il motorino di sua moglie, con la rimozione del blocco della luce anteriore

In precedenza erano già state sgonfiate le gomme dell’auto e rubato un casco, sostituito con una busta di ghiaccio per contusioni, in un chiaro gesto intimidatorio.
"Non era mai accaduto prima, ma da quando sono diventato ministro, sette mesi fa, è la terza volta che succede", ha scritto Giuli, aggiungendo di aver avvisato le autorità competenti "confidando che questi attacchi cessino".

Cosa è successo al ministro Giuli?
 

Il motorino della moglie del ministro Giuli è stato manomesso da ignoti. Questo è l'ennesimo atto di violenza nei confronti del titolare del dicastero della Cultura, che ha denunciato quanto accaduto sui suoi social network. Secondo quanto emerge, si tratta della terza volta che il ministro viene minacciato negli ultimi mesi.

Le autorità competenti, si legge dal post del ministro, sono già state avvisate. Chi ha minacciato il ministro ha anche sgonfiato le ruote del motorino. Giuli è diventato ministro sette mesi fa, dopo che il suo predecessore, Gennaro Sangiuliano, ha lasciato l'incarico a seguito di uno scandalo politico.

Sul caso relativo al motorino della moglie del ministro, al momento sta indagando la Digos. Estremamente riservato, Giuli non ha mai lasciato trapelare nulla della sua vita personale. È noto però per la sua passione per i sigari e il buon vino, e per un profondo amore per la lettura e la scrittura, coltivati fin da giovane.

Le reazioni dal mondo politico

Numerose le reazioni del mondo politico, che hanno espresso solidarietà al ministro e alla sua famiglia. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha definito i fatti "sconcertanti e inconcepibili", aggiungendo: "Un forte abbraccio ad Alessandro e a Valeria. Sono certo che andranno avanti a testa alta, più forti di prima".

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha manifestato vicinanza: "Esprimo la mia sincera e affettuosa solidarietà al ministro Giuli e a sua moglie. Spero che le autorità facciano presto piena luce su quanto accaduto".

I capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, Galeazzo Bignami e Lucio Malan, hanno parlato di "ripetute intimidazioni" e di "vili gesti", ribadendo il sostegno del partito al ministro e alla sua azione politica.

La solidarietà anche dal centrosinistra


Dalla commissione cultura del Movimento 5 Stelle è arrivato un messaggio unanime: "Solidarietà al ministro Giuli. Il dissenso può essere politico, ma il rispetto della sfera personale è imprescindibile. Ci auguriamo che questi episodi non si ripetano più e che si faccia piena luce al più presto".

Oltre ai pentastellati, anche esponenti del partito di Carlo Calenda, Azione, hanno espresso solidarietà nei confronti del ministro Giuli, con l'augurio di trovare quanto prima i responsabili del gesto.

Oggi, 11 aprile 2025, Giuli era all'inaugurazione del Mudy, il Museo di arte contemporanea di Dynamo di Fornaci di Barga. Solo qualche giorno fa, il ministro della Cultura si è recato al Vinitaly e ha tenuto un discorso sul vino e su quanto sia importante per l'economia italiana. Il commento da parte del titolare del dicastero non è stato visto di buon occhio sui social ed è apparso ampolloso e inconcludente.

Riassunto in tre punti

  • Minacce e atti vandalici: In sette mesi, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha subito tre episodi intimidatori, tra cui il danneggiamento del motorino della moglie.
  • Indagini in corso: La Digos sta indagando sull’accaduto; Giuli ha informato le autorità competenti e chiede che le minacce cessino.
  • Solidarietà bipartisan: Ampio sostegno da tutto l’arco politico, con condanne unanimi degli atti e richieste di fare piena luce.
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