10 Apr, 2025 - 17:30

Djokovic pensa al ritiro dopo il disastro di Montecarlo?

Djokovic pensa al ritiro dopo il disastro di Montecarlo?

Fino a pochi giorni fa, Novak Djokovic sembrava aver smentito ancora una volta gli scettici: a quasi 38 anni, con un fisico che ha già attraversato mille battaglie (per la maggior parte vinte), il serbo aveva dato segnali incoraggianti al Masters 1000 di Miami, mostrando una tenuta atletica e una lucidità tattica degne dei suoi giorni migliori. Nonostante non sia riuscito a conquistare il titolo, il suo cammino nel torneo americano è stato comunque promettente, tanto da garantirgli un significativo balzo nel ranking ATP.

In un circuito sempre più dominato da volti nuovi (potremmo dire anche giovani) e da ritmi forsennati, Djokovic aveva dato l’illusione di poter ancora dettare legge, perlomeno su determinati palcoscenici. Ma per quello che si è visto, il primo passo sulla strada verso il secondo Slam dell’anno si è rivelato un inciampo doloroso.

Djokovic, ancora una disfatta per il serbo: si valuta il ritiro dopo Montecarlo?

Il ritorno a Montecarlo, torneo che negli ultimi anni gli ha spesso riservato delusioni, ha messo a nudo tutte le fragilità del Djokovic a fine carriera. Al secondo turno, nel suo primo match del torneo, è stato eliminato da Alejandro Tabilo, numero 32 del mondo. Un risultato sorprendente, ma ancora di più lo è stato il modo in cui è maturata la sconfitta. Il serbo non è mai sembrato in partita, privo di intensità, ritmo e soprattutto energia.

Le gambe non rispondevano, il braccio non trovava profondità e l’occhio, non solo nel senso fisico, mancava di quella lucidità che ha fatto di lui uno dei migliori interpreti della storia del tennis. Djokovic è sembrato una copia sbiadita del campione eterno che conosciamo, e la sua eliminazione ha fatto rumore. In conferenza stampa ha rivelato di aver sofferto nei giorni precedenti per un'infiammazione all'occhio e un virus debilitante, ma il problema sembra ormai più ampio: un logoramento generale, fisico e mentale, che il tempo non fa che aggravare.

Gli episodi di Montecarlo non sono nuovi: anche nel 2006, 2016 e 2022 il serbo era uscito all’esordio, ma oggi la sensazione è diversa. Si ha l’impressione che il corpo non sia più in grado di rispondere con la stessa reattività e che la mente, pur lucida, debba fare i conti con una materia prima – il fisico – che non segue più i suoi comandi. E così, torna con insistenza la domanda che aleggia da mesi: Djokovic è vicino al ritiro?

Le scuse del gigante dopo Montecarlo: Djokovic si mette a nudo

Djokovic, da sempre sincero nei momenti difficili, non ha cercato alibi. Anzi, si è mostrato brutalmente onesto davanti ai microfoni. Le sue parole post-match sono state un'autentica dichiarazione di resa, quasi inedita per un lottatore come lui. “È stato orribile, uno scempio. Devo chiedere scusa al pubblico, è stata una delle mie peggiori giornate in carriera”, ha ammesso.

Non si è nascosto dietro le condizioni fisiche o il problema all’occhio: “Non c’è un infortunio vero e proprio, quindi non può essere quella la scusa. Speravo di giocare meglio, ma sapevo che non sarebbe stata una giornata ideale. Tuttavia, non mi aspettavo di giocare così male.” Il tono di Djokovic non era quello del campione arrabbiato, ma piuttosto quello di un uomo che prende atto dei propri limiti. In più di un’occasione ha lasciato intendere che il calo di prestazione non è stato casuale. E questa consapevolezza, forse, è ancora più pesante della sconfitta in sé.

Roland Garros all’orizzonte: ultima chiamata per la leggenda?

Ora l’attenzione di Djokovic è tutta rivolta al Roland Garros, il torneo dove l’anno scorso ha vinto il suo 23° Slam, diventando il tennista più titolato di sempre nei Major. Ma arrivarci in forma sarà un’impresa. Non solo per le condizioni fisiche precarie, ma per una stagione che finora ha offerto più dubbi che certezze.

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