Bonus nido 2025 al centro delle novità normative: con una circolare e un successivo messaggio, l’INPS ha aggiornato le indicazioni operative rivolte ai genitori che usufruiscono del contributo per la frequenza all’asilo nido.
Il tema è diventato urgente dal momento che, come confermato dall’Istituto, le nuove domande per il bonus sono in lavorazione a partire dal 2 aprile 2025. Focus principale: quando è sufficiente allegare una ricevuta al posto della classica fattura. La precisazione ha delle conseguenze concrete sulla procedura di rimborso.
Andiamo subito a vedere quali sono queste nuove regole. Prima di farlo, vi lasciamo al video YouTube di Martino Campione su cosa fare per ottenere il contributo in completa autonomia.
Le nuove regole INPS sul Bonus asilo nido 2025 sono state diffuse attraverso due canali ufficiali.
Con la circolare n. 60 del 20 marzo 2025, l’Istituto ha elencato i documenti necessari per richiedere il rimborso del Bonus nido 2025, specificando le modalità corrette per allegarli alla domanda. Successivamente, con il messaggio n. 1165 del 7 aprile 2025, è stato chiarito in quali casi è possibile presentare la ricevuta di pagamento anziché la fattura.
Si tratta di un’informazione attesa da migliaia di famiglie, soprattutto quelle che si affidano a strutture pubbliche o a enti del terzo settore, spesso esonerati dagli obblighi IVA. L’obiettivo dell’INPS è rendere più fluida e trasparente la gestione delle pratiche, riducendo gli errori che in passato hanno causato il rigetto di numerose domande.
Come anticipato nel precedente paragrafo, il Bonus nido 2025 può essere riconosciuto anche a fronte di una ricevuta di pagamento, ma solo se rilasciata da determinati soggetti.
La nuova regola INPS si applica alle strutture che:
La ricevuta per essere accettata deve contenere i seguenti dati:
Ogni ricevuta che non presenta una o più di queste voci sarà ritenuta non valida, compromettendo la possibilità di ottenere il rimborso del Bonus nido 2025. La precisione nella compilazione è quindi fondamentale per evitare disguidi.
Il genitore richiedente deve seguire una procedura rigorosa per ottenere il riconoscimento del Bonus nido 2025. Due i punti principali da rispettare:
La documentazione deve essere inviata esclusivamente in formato digitale, tramite:
Qualsiasi altra modalità (email, PEC, fax, raccomandate) non è valida. La scadenza per allegare i documenti relativi all’anno 2025 è fissata al 30 aprile 2026. Oltre quella data, la richiesta non potrà più essere accolta dall'INPS.
Il Bonus nido 2025 rimborsa solo le spese effettivamente sostenute e documentate. Le spese devono essere tracciabili e non possono comprendere prestazioni non dichiarate fiscalmente. Sono ammesse:
Sono invece escluse dal rimborso:
Il bonus INPS viene riconosciuto entro un tetto massimo stabilito in base all’ISEE familiare. Non è possibile ricevere un importo superiore a quanto effettivamente versato.