Con la pubblicazione di un messaggio, l’Inps ha comunicato che ci sono molti percettori dell’assegno sociale che non hanno ancora proceduto alla comunicazione dei redditi del 2020.
Un adempimento fondamentale per non rischiare di perdere il diritto alla prestazione: è bene, allora, premunirsi.
In questo articolo, vedremo come. Prima, però, consiglio di la visualizzazione del video YouTube pubblicato da Mondo Pensioni: un ottimo contenuto per sapere cosa fare per non rischiare la sospensione.
L'Assegno sociale è una prestazione economica rivolta ai cittadini con un reddito basso. Infatti, viene erogata solo se il reddito annuale non supera i limiti stabiliti dalla normativa.
In particolar modo, la prestazione è rivolta a:
Per il 2025, l'importo dell'Assegno sociale è più alto. Mensile è pari a 538,69 euro e viene erogato per 13 mensilità, con un reddito annuo che non deve superare i 7.002,97 euro per i non coniugati e i 14.005,94 euro per i coniugati.
L'Inps sta effettuando le verifiche sul reddito relativo all'annualità 2020. Per questo motivo, i percettori dell'assegno sociale sono obbligati a comunicare all'Inps la propria situazione reddituale, come comunicato nel messaggio n. 1173 del 4 aprile 2025, soprattutto se non hanno presentato la dichiarazione dei redditi.
A seguito delle recenti verifiche, l'Inps ha identificato i beneficiari dell'assegno sociale che non hanno provveduto a comunicare i redditi relativi all'annualità 2020.
La comunicazione dei redditi 2020 all'Inps può essere effettuata in due modi principali:
Per inviare la dichiarazione dei redditi in autonomia, segui questi passaggi: prima di tutto, autenticati sul sito dell'Inps con le credenziali Spid, Cie o Cns.
Una volta eseguito l’accesso, accedi all'area riservata MyINPS e segui il percorso che ti spiego di seguito: prima, clicca su Pensione e Previdenza e, poi, su Domanda di Pensione. Devi, poi, cliccare su Aree Tematiche, Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, Ape Sociale e Beneficio Precoci, su Variazione Pensione e, infine, su Ricostituzione reddituale per sospensione art. 35 comma 10bis D.L. 207/2008.
È importante sottolineare che qualsiasi comunicazione ricevuta tramite altri canali non sarà ritenuta valida e non garantirà la conferma dell'assegno sociale.
Gli utenti interessati riceveranno o hanno già ricevuto una comunicazione tramite raccomandata A/R. Nella lettera, sono indicati i termini entro i quali avverrà la sospensione temporanea dell'assegno sociale, con il rischio di una successiva revoca definitiva della prestazione.
È fondamentale che i percettori dell'assegno sociale aggiornino la propria situazione reddituale per evitare il blocco del pagamento.
Oltre alla mancata comunicazione dei redditi, un altro motivo che può causare la decadenza dall'assegno sociale è la mancanza di residenza stabile in Italia. In particolare, l'assegno sociale viene sospeso se il titolare si trova all'estero per un periodo superiore ai 29 giorni consecutivi.
La sospensione entra in vigore dal momento in cui il beneficiario lascia il territorio italiano. Se la sospensione dura più di un anno, l'assegno sociale viene revocato definitivamente.
È importante fare attenzione anche ai viaggi all'estero, di qualsiasi natura quando si protraggono a lungo. In questi casi, se la permanenza all'estero supera il tempo indicato, l'assegno sociale rischia di essere sospeso.
L'Inps ha comunicato che molti percettori dell'assegno sociale non hanno ancora comunicato i redditi del 2020, obbligo necessario per mantenere il diritto alla prestazione.
L'assegno è destinato a chi ha un reddito basso e viene erogato solo se il reddito annuale non supera determinati limiti. La comunicazione può avvenire tramite il sito Inps o tramite intermediari come CAF e patronati.
La mancata comunicazione può portare alla sospensione o alla revoca dell'assegno. Inoltre, l'assegno viene sospeso se il beneficiario si trova all'estero per oltre 29 giorni consecutivi. La sospensione oltre un anno comporta la revoca definitiva.