08 Apr, 2025 - 16:53

BoJack Horseman: tra animazione e realtà

In collaborazione con
Margherita Maurich
BoJack Horseman: tra animazione e realtà

Considerata tra le migliori serie animate di Netflix, BoJack Horseman lascia un’impronta indelebile, stupendo il pubblico con il contrasto tra la leggerezza e la profondità dei suoi contenuti.

Nel mondo creato da Raphael Bob-Waksberg con la direzione artistica di Lisa Hanawalt, i personaggi si destreggiano tra sfide quotidiane, incertezze future e crude riflessioni sull’animo umano. La serie si presenta con colori vivaci e figure animate di animali antropomorfi ed esseri umani; tuttavia, fin da subito si coglie la serietà dei temi trattati. Il panorama hollywoodiano è il perfetto sfondo per questa satira sul mondo dello spettacolo e della società moderna, un luogo dove la ricchezza e la fama si rivelano poi alimenti essenziali della solitudine e l’isolamento.

Le mille sfaccettature di BoJack

Una vita di eccessi Il protagonista principale rispecchia perfettamente la figura dell’ex attore di successo alla costante ricerca di nuovi stimoli. Tra nuove sfide cinematografiche, inaspettati rapporti interpersonali, le droghe e l’alcool fungono da filo conduttore.

BoJack si rifugia in un universo di eccessi per evitare di affrontare sé stesso e il mondo circostante. Lo caratterizza l’ossessività per il suo successo e la sua immagine. Ciò lo porta ad ergersi al di sopra delle persone a lui vicine, come se fosse intoccabile alle leggi dei comuni mortali. Tuttavia, la necessità dell’approvazione altrui lo tormenta. Lo si nota nell’episodio 11 della prima stagione, dove chiede che gli venga detto che è una brava persona. Ha bisogno di essere rassicurato dopo aver creato lui una serie di situazioni infelici.

Il profilo del narcisista patologico viene egregiamente mostrato nella sua complessità.

La salute mentale e la terapia

C’è sempre, però, un momento in cui si tocca il fondo. Per BoJack è quando, dopo giorni di follie, la star Sarah Lynn, co-protagonista della sua sitcom Horsin Around quando era solo una bambina, muore. Il primo istinto è la fuga dalle proprie responsabilità. Ma, lentamente, si vede come lui cerchi di diventare qualcuno di migliore. Come? Con la terapia.

Si tocca il tema della salute mentale e della depressione, affrontandone con delicatezza le varie sfaccettature. BoJack Horseman è la figura tragica per eccellenza, un essere che oscilla tra l’incapacità di liberarsi dai propri demoni alla persistente ricerca della propria redenzione.

Un epilogo realistico

Quindi, al termine della serie, BoJack Horseman ha ritrovato perfettamente il proprio equilibrio? No. L’aderenza alla realtà che caratterizza la serie ci mostra quanto il processo sia lungo e complesso. Tra ricadute e numerosi tentativi di migliorarsi, il protagonista ci mostra fino alla fine quanto sia difficile essere umani. 

A cura di Margherita Maurich

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