08 Apr, 2025 - 16:10

Antonello Fassari di che partito era? Quando in tv risvegliò dal coma il compagno Antonio | VIDEO

Antonello Fassari di che partito era? Quando in tv risvegliò dal coma il compagno Antonio | VIDEO

Correva il 1993: così si dice anche se, col senno del poi, si può dire che quell'anno più che correre fece fare un vero e proprio salto da un'epoca all'altra.

Per capirci: Tangentopoli tramortiva la prima Repubblica mentre al governo si succedevano Giuliano Amato e Carlo Azeglio Ciampi. Silvio Berlusconi preparava la discesa in campo. A Sanremo, sotto la direzione di Pippo Baudo, trionfavano Enrico Ruggeri (con "Mistero") e, per le novità, una ragazzina di 19 anni che avrebbe fatto carriera: Laura Pausini (con "La solitudine"). Il Milan di Fabio Capello vinceva lo Scudetto. Beppe Signori era il capocannoniere del campionato. Nei cinema c'era il fenomeno "Jurassic Park". E in tv RaiTre, con Angelo Guglielmi alla direzione e Sandro Curci a capo del telegiornale, si era trasformata in TeleKabul, dal nome della capitale afghana fino a poco tempo prima occupata dai sovietici.

Ecco: proprio nel palinsesto di quella RaiTre, ebbe successo un programma di satira prima televisiva e poi politica condotto da Serena Dandini che dava spazio agli scarti degli altri canali tanto da volersi chiamare ironicamente "Avanzi".

E insomma: con quel programma, tra gli altri, rifiorirono Stefano Masciarelli, Pier Francesco Loche, Francesca Reggiani, Corrado Guzzanti e lui, Antonello Fassari. Una scuderia di attori e comici che, dopo la caduta del Muro, la fine del comunismo sovietico, la fine del Partito Comunista Italiano, rappresentava al meglio il mondo della sinistra che, dopo la svolta della Bolognina di Achille Occhetto, aveva perso i suoi riferimenti culturali e politici. E non aveva minimamente idea di ciò che l'attendeva.  

Antonello Fassari, in quel clima, creò un personaggio emblematico: il compagno Antonio.

Fassari di che partito era? Quando indossava i panni del compagno Antonio

Il compagno Antonio, un po' come il protagonista di "Palombella Rossa", il film di Nanni Moretti del 1989, si risvegliava da un coma durato vent'anni proprio in quel fatidico 1993. Sennonché, della nuova epoca che viveva, capiva poco e niente.

Insomma: già 32 anni fa, niente più partiti, niente più vita di sezione, niente più volantinaggi, picchetti, fabbriche, dibattiti, interventi, compagni, compagne, pugni chiusi, lotte di classe, internazionali varie. Era già tutt'altro mondo: a ben vedere, molto più lontano rispetto a quello del 1973, quando il compagno Antonio cadde in coma, rispetto al nostro 2025 quando, nella sinistra italiana, tutto sembra tornare, ma non al più vicino 93. Bensì direttamente al 73.

Nel giorno dell'ultimo saluto a Fassari, vedere per credere. E, perché no, sorridere 

I dolori del compagno Antonio

Ah, il compagno Antonio, sopravvissuto a vent'anni di coma, cosa doveva vedere e sentire nel 1993!

Sta di fatto che nel 2025 avrebbe avuto la sua bella rivincita. Saranno i corsi e ricorsi storici di quel genio di Gianbattista Vico. Ma, in ogni modo: il compagno ibernato nel 1973 e scongelato nel 1993 si sarebbe trovato molto meglio ora, quando alla guida del partito più importante del centrosinistra c'è Elly Schlein e, con lei, i Sandro Ruotolo, i Peppe Provenzano, le Annalisa Corrado, gli Arturo Scotto: gente che nel 1973 magari non era nemmeno ancora nata, ma che oggi sembrano usciti giusto giusto da quell'epoca.

Del resto, la sinistra che si stracciava le vesti contro i missili a Comiso non è la stessa che sabato è andata in piazza con Giuseppe Conte? 

E Giorgia Meloni non ha avuto gioco facile a definire la classe dirigente del Pd una comunità hippie?

La premier, evidentemente, ha tutto l'interesse a rimarcare la sua distanza dal populismo di Giuseppe Conte e dalla sinistra-sinistra o, come si diceva una volta, dalla sinistra massimalista di Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Maurizio Landini e compagnia bella. 

Ma al compagno Antonio quanto sarebbe piaciuta questa sinistra-sinistra! Oggi, con la destra al governo, alla sua fatidica domanda

virgolette
La classe operaia che cazzo sta a fà?!

avrebbe da rispondere!

D'altra parte, dal 2022, da quando Elly Schlein ha scalato con le primarie aperte a chi non aveva la tessera del partito, il Pd, il Nazareno non è stato occupato (o meglio: okkupato) da un manipolo di gruppettari, per citare una definizione in voga tra i riformisti? Per loro, mala tempora currunt: senza Antonello Fassari e il suo compagno Antonio, non hanno nemmeno più l'occasione per riderci su.

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