Altro che schiarita, lo scontro in maggioranza tra Lega e Forza Italia sull’ipotesi di un ritorno di Matteo Salvini al Viminale è molto lontano dall’essere risolto.
Gli esponenti dei due partiti di maggioranza battibeccano a distanza dalle pagine dei quotidiani, o ai microfoni degli inviati di radio e tv.
Da una parte il Carroccio, che insiste per un ritorno del proprio segretario a capo del ministero degli Interni, al posto di Matteo Piantedosi. Dall’altra c’è Forza Italia, che ha fatto capire, neanche troppo velatamente, che tale eventualità porterebbe a una crisi di governo. Nel mezzo Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che continua a escludere qualsiasi ipotesi di rimpasto.
In queste ore stanno facendo discutere le dichiarazioni del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, che in un’intervista al Corriere della Sera ha lanciato una frecciatina ben assestata agli alleati di Forza Italia.
Ecco cosa ha detto Molinari e cosa hanno risposto i parlamentari di Antonio Tajani.
Nelle speranze di Giorgia Meloni e Antonio Tajani, il congresso della Lega – celebrato sabato 5 aprile – avrebbe dovuto mettere fine alle ‘intemperanze’ di Matteo Salvini. Mai avrebbero immaginato che, invece, l’alleato avrebbe rilanciato addirittura con la richiesta del Ministero dell’Interno.
La richiesta, tuttavia, è stata avanzata cogliendo un pò tutti di sorpresa. Le truppe leghiste sono, quindi, partite subito all’attacco della maggioranza, nonostante i paletti arrivati quasi subito sia da Fratelli d’Italia sia da Forza Italia.
In questo senso vanno, ad esempio, le ultime dichiarazioni del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari che, oltre a ribadire l’intenzione di Matteo Salvini di avanzare la richiesta di un suo ritorno al Viminale, ha avuto parole molto dure nei confronti degli alleati.
Dice Molinari al Corriere della Sera e poi aggiunge:
La replica non si fa attendere e a rispondere al collega di maggioranza è proprio Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di Forza Italia, tirato in ballo dallo stesso Molinari.
Barelli rispedisce al mittente l’accusa di voler aprire una crisi di governo, sottolineando che se c’è qualcuno che vuole un rimpasto non necessario, nel momento meno opportuno, è solo la Lega.
Si apre quindi l’ipotesi di un rimpasto?
Conclude sarcastico Barelli.
#Salvini al #Viminale? Per #Barelli no: "Nessuna idea di rimpasto, non si tocca una casella così delicata"#8aprile pic.twitter.com/mWT6aQihlh
— Tag24 (@Tag24news) April 8, 2025
Lo scontro ormai è totale. Forza Italia non è più disposta a badare alle apparenze e, sebbene nel partito di Tajani ci sia ancora qualche colomba che prova ad abbassare i toni, il clima generale è di evidente irritazione, come dimostrano le parole del capogruppo Barelli.
Tra le colombe c’è il deputato Alessandro Cattaneo, che ha cercato di ridimensionare lo scontro all’interno della maggioranza.
Ha dichiarato il deputato azzurro rispondendo ai giornalisti. Cattaneo ha poi concluso:
#Cattaneo di #FI smorza le polemiche su #Salvini al #Viminale: "Maggioranza saldissima, pensiamo a problemi più concreti"#8aprile pic.twitter.com/lXSeHqRuRf
— Tag24 (@Tag24news) April 8, 2025
Lo scontro tra Lega e Forza Italia sulla possibilità di un ritorno di Salvini al Viminale, in conclusione, si fa sempre più acceso, con toni ormai aperti e diretti. La Lega insiste sulla legittimità della sua proposta, criticando la posizione di Forza Italia la cui replica, tuttavia, è decisa, con accuse alla Lega di voler minare la stabilità del governo.