08 Apr, 2025 - 10:05

L'IA aiuta a compilare il Modello 730/2025: funzioni e limiti dell'assistente virtuale

L'IA aiuta a compilare il Modello 730/2025: funzioni e limiti dell'assistente virtuale

L’IA ci aiuterà nella compilazione del Modello 730/2025 e, in generale, nelle dichiarazioni dei redditi. Per poter semplificare le operazioni a carico dei cittadini, a un chatbot si potranno porre quesiti.

In questo modo, i contribuenti potranno rivolgersi direttamente a un assistente virtuale per chiarirsi qualsiasi dubbio.

In vista dell’invio, previsto entro la fine del mese di aprile 2025, della dichiarazione precompilata, la fondazione Aidr – Italian Digital Revolution ha predisposto l’assistente digitale sul portale.

Come funziona? Incuriositi dall’ennesima novità in tema IA, vediamo come utilizzare il nuovo “servizio”, i limiti e gli obiettivi.

Come funziona l’IA per compilare il Modello 730/2025

La compilazione del modello 730, un passaggio cruciale per numerosi contribuenti italiani, costituisce un momento delicato e spesso fonte di stress. Pur essendo un obbligo fiscale, può risultare complessa, soprattutto per coloro che non hanno familiarità con le normative fiscali o con le scadenze da rispettare.

A questo potrebbe esserci (forse) una soluzione o un aiutante virtuale. Il chatbot di Aidr è stato realizzato da un team di esperti informatici, tributaristi e comunicatori. In pratica, hanno trovato un modo per fornire risposte a domande complesse sulle norme fiscali italiane.

Si può interagire con l’assistente in tempo reale per diradare qualsiasi dubbio su detrazioni, deduzioni, imposte e qualsiasi altro dubbio che possa venire mentre si compila il Modello 730 o il Modello Redditi.

Che dire? Si tratta pur sempre di assistenti virtuali e, pur essendo guide utili soprattutto nel cercare risposte brevi e immediate, il controllo definitivo dei dati e della stessa dichiarazione spetta sempre alla persona in carne e ossa.

Come tutte le IA, anche il chatbot può commettere errori e, infatti, invita a verificare personalmente i dati e le risposte tramite i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto, se ci si affida solo all’IA e si commettono errori, non bisognerà puntare il dito contro l’Agenzia delle Entrate.

Ricordo che l’IA deve essere un assistente dell’uomo e non un sostituto. L’ultima parola, il controllo, la verifica continua a spettare sempre all’uomo (in questo caso, al contribuente o al professionista).

Qual è l’obiettivo del chatbot realizzato con l’IA

L’obiettivo di questo nuovo assistente virtuale è di guidare non solo i contribuenti alle prese con la dichiarazione dei redditi, ma anche i CAF e i professionisti nel mare di norme, leggi e cavilli burocratici.

Insomma, si tratta anche di un ottimo modo per prepararsi alla stessa stagione dichiarativa che, nel 2025, si arricchisce con molte novità.

Ricordiamo l’introduzione dei quadri M e T per permettere alle persone fisiche senza Partita Iva di accedere alla dichiarazione semplificata. Inoltre, nel 2025, debutta il taglio sulle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro.

La vera guida, in ogni caso, è rappresentata dall'introduzione del modulo precompilato, che riporta in modo chiaro e dettagliato le cifre relative alle imposte da versare, così come gli eventuali rimborsi, che vengono indicati direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione.

Quali sono i suoi limiti

Essendo una IA è limitata. Uno dei principali cavilli è rappresentato proprio dall’intreccio di leggi su leggi tributarie e commi che rendono davvero complessa la ricerca in campo fiscale. 

La burocrazia è pane anche per i denti dell’Intelligenza artificiale. Proprio per questo motivo, come già detto e come raccomanda e precisa la stessa Fondazione, l’IA può commettere errori e, quindi, l’ultima parola a sciogliere e chiarire i dubbi nella compilazione della dichiarazione dei redditi spetta sempre al contribuente.

Durante l’ultimo congresso Nazionale dell'Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi, è stata sollecitata l'adozione di misure per limitare l'impiego dell'intelligenza artificiale nell'ambito della sfera privata dei contribuenti. È stata, altresì, richiesta la creazione di un'Autorità indipendente, che abbia il compito di vigilare sull'utilizzo degli algoritmi nel settore tributario, garantendo così il rispetto della privacy e la tutela dei diritti dei cittadini.

Per riassumere

L’IA aiuterà nella compilazione del Modello 730/2025 tramite un chatbot creato dalla Fondazione Aidr. Questo assistente virtuale fornirà risposte rapide su detrazioni e imposte, ma la responsabilità finale per la verifica dei dati resta del contribuente. Nonostante la sua utilità, l'IA può commettere errori e non sostituisce l'intervento umano. Il chatbot mira a semplificare il processo fiscale, ma si sollecita una supervisione per proteggere la privacy dei cittadini.

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