Pensione maggio 2025 non senza sorprese per i percettori dell'assegno. Il consueto accredito dell’assegno INPS slitta e per molti pensionati potrebbe scattare l’allarme – ma niente panico. Si tratta di un ritardo già programmato che porterà a un posticipo generalizzato dei pagamenti.
Intanto, iniziano a circolare le voci su un possibile aumento degli importi, anche se la realtà è ben diversa: le pensioni di maggio saranno praticamente identiche a quelle di aprile, salvo eventuali trattenute già previste.
Andiamo subito a vedere perchè le pensioni di maggio 2025 saranno pagate in ritardo, quali sono le date da cerchiare in rosso sul calendario del prossimo mese e i chiarimenti sul vero importo percepito.
Prima di farlo vi lasciamo al video YouTube di "La tua Pensione" sulle 5 novità in arrivo con la pensione del prossimo mese.
Il pagamento della pensione di maggio 2025 non verrà effettuato come di consueto il primo giorno del mese. Il motivo è semplice: il 1° maggio è la Festa dei Lavoratori, giorno festivo in cui non si effettuano operazioni bancarie né postali.
Di conseguenza, l’erogazione dell’assegno pensionistico slitta al primo giorno lavorativo utile, ovvero venerdì 2 maggio. Ma attenzione, il ritardo riguarda tutti: chi riceve l’accredito in banca e chi si reca allo sportello postale per ritirare l'assegno.
Il cedolino INPS sarà comunque consultabile in anticipo accedendo all’area personale online. Attraverso questo documento è possibile conoscere l'importo netto della pensione, i dettagli sulle trattenute e le eventuali maggiorazioni.
Importante sottolineare che l’importo INPS della pensione di maggio 2025 non cambia rispetto ad aprile, salvo casi eccezionali. Nessun aumento straordinario, anzi, è più probabile che alcuni pensionati si ritrovino con piccole trattenute legate a conguagli fiscali precedenti.
Il calendario dei pagamenti segue la regola generale: la pensione viene erogata il primo giorno bancabile del mese, escludendo festivi, domeniche e – per le banche – anche il sabato. Ecco la tabella delle date di pagamento delle pensioni di maggio 2025 alle Poste, suddivisa per iniziali del cognome dei pensionati:
Per chi riceve la pensione tramite banca, l’accredito sarà disponibile direttamente il 2 maggio 2025. Nessun anticipo previsto, nemmeno per le pensioni assistenziali come l’Assegno sociale o le prestazioni per invalidi civili.
Chi sperava in un aumento della pensione maggio 2025 resterà deluso. Come anticipato, regole di calcolo restano identiche a quelle già applicate ad aprile. L’unico incremento valido è quello di inizio anno, dovuto alla rivalutazione: +0,8% sull’importo lordo.
Per i titolari di assegni inferiori al trattamento minimo INPS (603,40 euro), resta attiva la maggiorazione straordinaria del 2,2%. Nessun altro intervento al momento è previsto.
Il prossimo adeguamento importante si verificherà a luglio, quando verrà erogata la quattordicesima per i pensionati che ne hanno diritto. Sul fronte fiscale, si attende la riforma dell’IRPEF che dovrebbe portare la seconda aliquota dal 35% al 33%, con un potenziale beneficio fino a 640 euro l’anno per chi ha un reddito annuo superiore a 28.000 euro.
Anche sulle pensioni di maggio 2025 continuano le trattenute fiscali che l’INPS applica ogni mese. Nessuna modifica alle aliquote IRPEF, che restano quelle in vigore dallo scorso anno. Si prosegue anche con l’acconto per il 2025 poi ricalcolato a fine anno.
Vengono inoltre trattenute le addizionali regionali e comunali in saldo per il 2024, insieme all’acconto per quelle comunali del 2025. Attenzione anche ai conguagli fiscali di fine anno: per chi ha un debito superiore a 100 euro e un reddito annuo inferiore a 18.000 euro, l’INPS può aver attivato la rateizzazione, che prosegue fino a novembre.