06 Apr, 2025 - 16:50

Quando si andrà in pensione a 70 anni: età pensionabile e contributi nei prossimi anni

Quando si andrà in pensione a 70 anni: età pensionabile e contributi nei prossimi anni

I dati Istat non promettono nulla di buono per le pensioni e, tra pochi anni, si uscirà dal mondo del lavoro a 70 anni.

Si tratta di diversi dati incrociati, in una combinazione che, inevitabilmente ci traghetta in un quadro dalle cornici ben definitive: un invecchiamento della forza lavoro.

A parte le opzioni per la pensione anticipata, molto stringenti e, in alcuni casi, poco convenienti, l’attesa alla pensione di vecchiaia diventa sempre più lunga.

In questo articolo, analizziamo i dati e vediamo quando si andrà in pensione a 70 anni.

Perché si resterà più a lungo a lavorare

Rispetto ai mesi precedenti, il tasso di occupazione a febbraio ha raggiunto il 63%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi, dopo aprile 2017. D’altra parte aumenta il numero degli inattivi, saliti a 33.000 unità.

In 24 anni, dal 2000 al 2024, si registra un calo di più di 2 milioni tra i giovani fino a 34 anni e di quasi 1 milione, tra quelli di età compresa tra 35 e 49 anni.

Invece, si registra un aumento dei lavoratori in attività con più di 50 anni. La forza lavoro invecchia e più a lungo si resta al lavoro. Da una parte ciò è lo specchio della dinamica demografica, ma l’influenza è data anche da altri fattori: i giovani sono impegnati in percorsi d’istruzione sempre più lunghi, e le fasce d’età più numerose sono impegnate nel mondo del lavoro a causa delle riforme del sistema pensionistico.

I requisiti stringenti stanno causando una permanenza maggiore al lavoro e pensionamenti a età sempre più avanzate.

Infine, c’è l’aumento della speranza di vita, un fattore che potrebbe concorrere a un incremento dell’età pensionabile.

Cosa cambia nel 2027 per le pensioni

Il prossimo scatto all’età per andare in pensione potrebbe partire dal 1° gennaio 2027, quando il requisito anagrafico sarà incrementato di altri 3 mesi, raggiungendo 67 anni e tre mesi per la pensione di vecchiaia.

Questo perché la speranza di vita di cui abbiamo parlato continua a crescere e, ciò, si riflette direttamente sull’età per andare in pensione. Cambiano i requisiti di acceso alle pensioni.

Anche l’età per accedere all’assegno sociale aumenterà gradualmente, salendo a 67 anni e tre mesi e, nei successivi bienni, ci sarà un ulteriore aumento di due mesi ciascuno e di un mese nel 2033 e, poi, di altri due mesi nel 2035.

Per quanto riguarda, invece, chi ha iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996, ci sarebbe un aumento dei requisiti per la pensione di vecchiaia contributiva. Questa salirà a 71 anni e tre mesi, fermo restando il requisito contributivo di cinque anni di contribuzione effettiva.

L’età per la pensione anticipata sarebbe elevata a 64 anni e tre mesi con una contribuzione effettiva di 20 anni e tre mesi.

In che anno si andrà in pensione a 70 anni

Le pensioni si adeguano ai limiti ogni due anni. Allora si può fare una progressione per gli anni a venire per capire quando, davvero ci vorranno 70 anni per andare in pensione.

Lo scenario che si prospetta sembra essere destinato a una lunga corsa verso i 70 anni.
Nel 2037 si dovrebbero superare i 68 anni e, nel 2051, i 69 anni. I 70 anni verranno toccati nel 2067, per poi essere ulteriormente incrementati di otto mesi nel 2084.

Ci siamo spinti forse un po’ oltre negli anni, ma è il modo migliore per capire come potrebbero cambiare le cose tra cinquant’anni, quando i tanto rimpianti 60 anni per andare in pensione resteranno solo un lontano ricordo.

A parte questo quadro abbastanza preoccupante, da un punto di vista pensionistico, anche oggi molti lavoratori avrebbero la possibilità di restare al lavoro fino a 70 anni.

I punti salienti

  1. Aumento dell'età pensionabile: le previsioni indicano che l'età per andare in pensione continuerà ad aumentare, raggiungendo i 70 anni entro il 2067, con un progressivo innalzamento ogni due anni.

  2. Invecchiamento della forza lavoro: i dati mostrano un invecchiamento della forza lavoro, con un numero crescente di lavoratori over 50 e una diminuzione dei giovani attivi, in parte a causa dei lunghi percorsi di istruzione.

  3. Riforme e impatti sui lavoratori: le riforme pensionistiche e i requisiti stringenti stanno allungando i tempi di permanenza nel mondo del lavoro, con pensionamenti sempre più tardivi, in particolare per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996.

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