A volte ritornano. È il caso del regista Silvio Bandinelli che ieri, con un'intervista concessa al Fatto Quotidiano, ha annunciato che tornerà a girare dei film.
Negli anni Novanta, produsse tantissime pellicole hot con Selen, Deborah Wells, Luana Borgia, Sheila Stone. Tutti nomi famosi nel mondo del porno italiano di allora. Ora, dopo aver girato l'ultima pellicola nel 2008, ha intenzione di tornare dietro la macchina da presa.
Ma cosa c'entra tutto questo con la politica? C'entra perché quello di Silvio Bandinelli è stato un nome famoso anche negli ambienti di estrema sinistra. Lui stesso ha ricordato il motivo ad Alessandro Ferrucci, il giornalista che l'ha intervistato.
Silvio Bandinelli è sempre stato considerato un anomalo nel mondo del porno italiano. Nei suoi film a luci rosse, infatti, aveva la capacità di infilare temi politici come l'antifascismo, gli Anni di piombo, Che Guevara. Ma, in tempi più recenti, anche Vallettopoli ai tempi di Fabrizio Corona (gli ispirò "Scatti e ricatti") e il caso Previti (spunto per "Abuso di potere").
Lui che si è formato nel settore della pubblicità e della comunicazione dopo la laurea in Storia del cinema conseguita a Firenze con Pio Baldelli, all'epoca direttore di Lotta Continua, ha sempre trattato tematiche di rilevanza sociale tra un amplesso e l'altro, come spiegò a Daria Bignardi nel corso di una puntata de "Le invasioni barbariche" del 2008
Ma era vicino a Lotta Continua? gli ha chiesto ieri Alessandro Ferrucci. E lui:
Sta di fatto che Bandinelli ha detto di non aver mai preso parte agli scontri tipici della fazioni politiche più estreme degli anni Settanta:
Bandinelli ha confessato che il suo approccio con il mondo del porno è stato del tutto casuale. Negli anni Ottanta, faceva il modello per gli spot della Piaggio. Poi fu Publitalia di Silvio Berlusconi a volerlo per pubblicizzare dei giocattoli.
Il porno è arrivato dopo che Bandinelli fece anche una piccola esperienza a teatro con Carmelo Bene:
Esotico perchè colto, ha ammesso il regista. Il cui primo film aveva in copertina Benito Mussolini con un obiettivo ben preciso:
Oggi, quindi, Silvio Bandinelli, a settant'anni (è nato a Tripoli il 21 dicembre 1954), annuncia il ritorno dietro la telecamera. Pronto per dei nuovi ciak.
Chissà se anche questa volta mettendo la politica nel sesso. D'altra parte, ad inizio anno, è uscito un film su Riccardo Schicchi e la sua Diva Futura, gli ha ricordato il giornalista del Fatto Quotidiano che l'ha intervistato. Un film che pure ha avuto a che fare con il mondo della politica.
Ma lui, ha avuto più difficoltà a raccontare in famiglia i suoi trascorsi politici nelle formazioni di estrema sinistra o quando ha dovuto dichiarare la sua professione?
ha svelato. Come dire: una mezza verità.